Pipistrello del Bambù Tylonycteris pachypus apertura alare cm 17,5-19 corpo cm 7,5-8 Mammiferi Chirotteri Rinolofidi, essiccato ad ali aperte, come in foto.
Famiglia: Vespertilionidae (vespertilionidi).
Nome Comune: Pipistrello del Bambù Minore o Pipistrello Minore a Testa Piatta.
Sin. Tylonycteris rubidus.
Per conservare al meglio il preparato, vi consigliamo le nostre bacheche in legno e vetro.
Teniamo a precisare, per chi se lo chiede sebbene probabilmente sia del tutto superfluo, che TUTTI i pipistrelli che vendiamo NON RECANO sulla loro superficie e confezione e NON CONTENGONO CORONAVIRUS e pertanto non possono causare alcuna infezione, per i seguenti motivi:
1) sono morti, essiccati e trattati
2) sono stati acquistati diversi anni prima che scoppiasse l'epidemia, come da data di cattura allegata.
Se avete altri dubbi, siete pregati di contattarci, grazie.
Il pipistrello del bambù Minore (Tylonycteris pachypus, Temminck, 1840) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nel Subcontinente indiano e nell'Ecozona orientale.
Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 60 e 68 mm e un peso fino a 5 gr. Il corpo e la testa sono talmente appiattiti che questo animale può passare in fessure larghe soltanto 4 mm. La pelliccia è corta, soffice e lanuginosa. Il muso è largo ed appuntito. Le orecchie sono triangolari, ben separate tra loro, con i bordi carnosi e l'estremità arrotondata. Le membrane alari sono marroni scure e attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi. La coda è lunga ed è completamente inclusa nell'ampio uropatagio. Emette ultrasuoni con impulsi di breve durata a frequenza modulata. Si rifugia in gruppi fino a 40 o più individui negli internodi di piccole canne di bambù. Vi entra attraverso le fessure verticali create dalle pupe di coleotteri. Normalmente le colonie sono formate da un maschio e da diverse femmine con i loro piccoli. Condivide i rifugi con Tylonycteris robustula. Il volo è lento, circa 4,3 m/s, e può rimanere sospeso in aria davanti agli steli di bambù. Si nutre di imenotteri, ditteri e coleotteri di piccole dimensioni catturati in volo intorno agli alberi e alle case. Sono gli unici pipistrelli tropicali in cui è stato osservato un estro prolungato e un deposito spermatico nel corpo della femmina. Vive nelle foreste decidue tropicali e in aree agricole con la presenza di boschi di bambù fino a 1.262 metri di altitudine. Sono state riconosciute 5 sottospecie.
I
Chirotteri (Chiroptera Blumenbach, 1779) sono un ordine di mammiferi placentati comunemente noti come pipistrelli. È il secondo gruppo di mammiferi più numeroso dopo i roditori, comprendendo circa il 20% delle specie descritte.
Il termine scientifico Chiroptera deriva dalle due parole greche χείρ chéir, "mano" e πτερόν pterón, "ala", con chiara allusione alla peculiarità dell'arto superiore. I due sottordini hanno rispettivamente i prefissi micro- e macro- ad evidenziare la differenza di dimensione tra i due gruppi, sebbene i più grandi microchirotteri siano molto più grandi dei più piccoli megachirotteri.
All'ordine dei Chirotteri appartengono gli unici mammiferi in grado di volare e compiere manovre complesse in aria. La specie più piccola, il pipistrello calabrone non pesa più di 2 grammi ed è ritenuto, insieme al mustiolo etrusco, il più piccolo mammifero al mondo, mentre le più grandi sono alcune specie del genere Pteropus e Acerodon, che raggiungono un peso di circa 1,6 kg e un'apertura alare fino a 1,8 metri.
Le ali si sono sviluppate dalla modifica sostanziale dell'arto superiore, dove l'avambraccio e, ancor di più, le ossa metacarpali e le falangi della mano hanno subito un allungamento sproporzionato. Le dita sono unite tra loro da una membrana cutanea vascolarizzata, chiamata patagio, la quale si estende fino ai fianchi del corpo e agli arti inferiori. In gran parte delle specie esiste un'ulteriore membrana tra le zampe, che talvolta può incorporare la coda. Le proporzioni alari variano notevolmente tra le diverse specie e possono essere lunghe e strette nei pipistrelli che hanno bisogno di grande autonomia, oppure corte e larghe in quelli che sono soliti effettuare manovre rapide e con improvvisi cambi di direzione, specialmente nella fitta vegetazione o in presenza di ostacoli molto vicini tra loro.
Sono state registrate velocità variabili tra i 16 km/h e i 165 km/h (la più alta mai registrata in volo orizzontale tra tutti gli animali volanti).
Il corpo è generalmente ricoperto di una fitta pelliccia. La testa può assumere una notevole varietà di forme, associate principalmente alle abitudini alimentari e ai metodi di procurarsi il cibo. Può essere corta e larga oppure stretta ed allungata. Le orecchie sono grandi, talvolta eccezionalmente enormi, e hanno la funzione nei Microchirotteri di raccogliere le onde sonore riflesse emesse dagli stessi animali per l'ecolocalizzazione. Gli occhi variano notevolmente nelle dimensioni, essendo quasi atrofizzati nei Microchirotteri, mentre sono grandi negli Pteropodidi, abili anche ad una visione a colori. Nella maggior parte delle specie è presente un'escrescenza carnosa sul naso, chiamata foglia nasale, che ha la funzione di regolare ed indirizzare il fascio di onde sonore emesse dall'animale tramite il naso o la bocca.
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