Scheletro di Pipistrello dal Muso Corto Maggiore Cynopterus sphinx cm 12-15 Mammiferi Chirotteri Pteropodidi, in posizione appesa ad ali chiuse, come in foto.
Famiglia: Pteropodidae (pteropodidi).
Nome comune: Pipistrello della Frutta dal Muso Corto Maggiore.
Il Pipistrello dal Muso Corto Maggiore (Cynopterus sphinx Vahl, 1797) è un pipistrello appartenente alla famiglia degli Pteropodidi.
Cynopterus sphinx è un pipistrello di piccole dimensioni con la lunghezza della testa e del corpo tra 76 e 113 mm, un'apertura alare fino a 43,6 cm e un peso fino a 67 gr.
Vive in differenti tipi di habitat, dalle foreste primarie e secondarie fino agli insediamenti urbani e le zone rurali fino a 400 metri di altitudine. Si rifugia in piccole colonie fino a 30 individui tra le fronde delle palme, sugli alberi, sotto i tetti di case e in grotte superficiali ed illuminate. È stato osservato anche all'interno di alberi cavi.
Diviene attivo 30 minuti dopo il tramonto e prosegue per tutta la notte. Il volo è lento e manovrato. Effettua migrazioni fino a 90 kM. Si nutre di fiori e frutti di vari tipi di palme e di banane. Danno alla luce un piccolo alla volta più volte l'anno. Questa specie è diffusa nell'Ecozona orientale dal Pakistan attraverso tutto il Subcontinente indiano, la Cina meridionale, l'Indocina fino all'isola indonesiana di Giava, del Borneo e di alcune isole vicine. Sono state riconosciute sei sottospecie.
I Chirotteri (Chiroptera Blumenbach, 1779) sono un ordine di mammiferi placentati comunemente noti come pipistrelli. È il secondo gruppo di mammiferi più numeroso dopo i roditori, comprendendo circa il 20% delle specie descritte.
Il termine scientifico Chiroptera deriva dalle due parole greche χείρ chéir, "mano" e πτερόν pterón, "ala", con chiara allusione alla peculiarità dell'arto superiore. I due sottordini hanno rispettivamente i prefissi micro- e macro- ad evidenziare la differenza di dimensione tra i due gruppi, sebbene i più grandi microchirotteri siano molto più grandi dei più piccoli megachirotteri.
All'ordine dei Chirotteri appartengono gli unici mammiferi in grado di volare e compiere manovre complesse in aria. La specie più piccola, il pipistrello calabrone non pesa più di 2 grammi ed è ritenuto, insieme al mustiolo etrusco, il più piccolo mammifero al mondo, mentre le più grandi sono alcune specie del genere Pteropus e Acerodon, che raggiungono un peso di circa 1,6 kg e un'apertura alare fino a 1,8 metri.
Le ali si sono sviluppate dalla modifica sostanziale dell'arto superiore, dove l'avambraccio e, ancor di più, le ossa metacarpali e le falangi della mano hanno subito un allungamento sproporzionato. Le dita sono unite tra loro da una membrana cutanea vascolarizzata, chiamata patagio, la quale si estende fino ai fianchi del corpo e agli arti inferiori. In gran parte delle specie esiste un'ulteriore membrana tra le zampe, che talvolta può incorporare la coda. Le proporzioni alari variano notevolmente tra le diverse specie e possono essere lunghe e strette nei pipistrelli che hanno bisogno di grande autonomia, oppure corte e larghe in quelli che sono soliti effettuare manovre rapide e con improvvisi cambi di direzione, specialmente nella fitta vegetazione o in presenza di ostacoli molto vicini tra loro.
Sono state registrate velocità variabili tra i 16 km/h e i 165 km/h (la più alta mai registrata in volo orizzontale tra tutti gli animali volanti).
Il corpo è generalmente ricoperto di una fitta pelliccia. La testa può assumere una notevole varietà di forme, associate principalmente alle abitudini alimentari e ai metodi di procurarsi il cibo. Può essere corta e larga oppure stretta ed allungata. Le orecchie sono grandi, talvolta eccezionalmente enormi, e hanno la funzione nei Microchirotteri di raccogliere le onde sonore riflesse emesse dagli stessi animali per l'ecolocalizzazione. Gli occhi variano notevolmente nelle dimensioni, essendo quasi atrofizzati nei Microchirotteri, mentre sono grandi negli Pteropodidi, abili anche ad una visione a colori. Nella maggior parte delle specie è presente un'escrescenza carnosa sul naso, chiamata foglia nasale, che ha la funzione di regolare ed indirizzare il fascio di onde sonore emesse dall'animale tramite il naso o la bocca.
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