Rattus norvegicus (2) Cranio Ratto Bruno Topo Surmolotto Mammiferi Roditori Muridi

Cranio di Ratto Bruno Topo Surmolotto Rattus norvegicus cm 4,1 Mammiferi Roditori Muridi, completo di mandibola, pezzo unico, come in foto.
Famiglia: Muridae (muridi o topi).
Nome comune: Ratto Bruno, Ratto Grigio, Ratto Norvegese, Ratto delle Chiaviche, Surmolotto, Pantegana.
Sin. Rattus caraco, Rattus caspius, Rattus decimallus.

Il Ratto Bruno (Rattus norvegicus, Berkenhout), è un mammifero roditore della famiglia dei Muridi.
È la specie più comune e diffusa di Rattus, presente praticamente in tutto il mondo; in Europa ha soppiantato il preesistente ratto nero (R. rattus) fra la fine del Medioevo e la rivoluzione industriale. A dispetto del nome scientifico, il ratto norvegese proviene dall'Asia. Se ne conoscono cinque sottospecie, la validità delle quali è stata tuttavia spesso messa in discussione. Il nome norvegicus viene fatto risalire al 1769, quando il naturalista John Berkenhout racconta dell'arrivo dei ratti in Inghilterra attraverso navi di provenienza per l'appunto norvegese. In natura, la specie è associata a sorgenti permanenti d'acqua anche salmastra: si tratta tuttavia di una specie spiccatamente antropofila, che predilige ambienti ad antropizzazione forte e permanente, colonizzando le fognature (da cui il nome di "ratto delle chiaviche", in contrapposizione al ratto dei tetti che predilige aree asciutte), le discariche e in generale le zone dove vi è una forte dispersione di cibo e una scarsa igiene. Può misurare fino 40 cm, di cui poco meno della metà spettano alla coda, per un peso medio di 350 gr fino al massimo di 1 Kg. Si tratta di animali attivi principalmente di notte, mentre durante il giorno essi dormono in nidi molto complessi posti in un anfratto ampliato scavando con le zampe anteriori e i denti e reso più confortevole con un'imbottitura di erbe e altro materiale. I ratti vivono perlopiù in gruppi formati da una coppia progenitrice e dalla sua numerosa discendenza, subordinata in ordine di stazza. Si tratta di animali tendenzialmente onnivori mangiando praticamente tutto ciò che di commestibile riescono a reperire. In natura, la specie tende a nutrirsi in massima parte di cereali, ma possono anche cacciare piccoli animali. I ratti grigi possono riprodursi durante tutto l'arco dell'anno, arrivando in media a dare 7 nidiate da 3 a 15 cuccioli. La presenza del ratto grigio in Europa è databile al 1553; attualmente, il ratto grigio è il secondo mammifero di maggior successo al mondo, dopo l'uomo: si ritiene che nelle grandi città, come New York o Londra, vi siano più ratti che abitanti umani.
Cranio: gli archi temporali del cranio sono dritti anziché curvi come nel ratto grigio e presenta due creste ossee sulla parte superiore del cranio, assenti invece nel ratto nero. Nella bocca trovano sede gli aguzzi incisivi ricoperti da smalto di colore giallastro.

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