Descrizione
Provenienza : Oceano Indiano (Madagascar)
Misura : cm 17,5
Cresta Cefalica di Squalo Chitarra cm 17,5 Rhina ancylostoma Razze Pescecani Pesci Cartilaginei Condroitti Selaci Elasmobranchi Raiformi, pezzo unico, come in foto.
Cresta cartilaginea irta di aculei di Razza di fondale, con denti modificati per rompere molluschi.
Rara ! E' una specie molto difficile ormai da trovare ! Pezzo unico, come in foto.
Nome comune: Pesce Chitarra con la Bocca ad Arco, Squalo Razza o Pattino del Fango.
Sin. Rhina cyclostomus.
Rhina ancylostoma (Bloch & Schneider, 1801) è un pesce cartilagineo della famiglia Rhinidae. Può raggiungere i 2,7 metri di lunghezza e i 135 kg di peso.
La struttura corporea di R. ancylostoma è inconfondibile, mescolando caratteristiche di squali e razze. Presenta infatti la parte anteriore del corpo appiattita sul piano orizzontale, conferendogli la forma schiacciata tipica dei Rajiformes, ordine a cui infatti appartiene. Il margine anteriore del capo visto dall'alto è ampio e arrotondato, non presentando il prolungamento appuntito tipico della famiglia Rhinobathidae. Sul capo sono presenti alcune creste rilevate, munite di denticoli sviluppati in forma di spine, con probabile funzione difensiva. I denti sono piatti, adatti a triturare.
Frequenta le zone tropicali e subtropicali della zona indopacifica prediligendo acque calde e temperate. Vive abitualmente in acque costiere, entro la piattaforma continentale o presso gli arcipelaghi, scendendo raramente sotto i 90 metri di profondità, spingendosi talvolta anche vicino a riva.
Specie solitaria, si muove abitualmente in prossimità di fondali sabbiosi o rocciosi, spingendosi saltuariamente vicino alla superficie. Non è pericoloso per l'uomo, e tende a non farsi avvicinare facilmente.
Essendo animale prettamente bentonico, si nutre di piccoli pesci teleostei, crostacei, molluschi ed altre creature di fondo di piccole dimensioni.
Si tratta di una specie ovovivipara sprovvista di placenta: le uova si schiudono nell'utero, dove prosegue lo sviluppo embrionale, traendo nutrimento inizialmente dal sacco vitellino, quindi indirettamente dai fluidi uterini attraverso strutture specializzate. Di norma vengono alla luce dai 4 ai 5 piccoli, lunghi intorno ai 45 cm. La fecondazione è interna ed il rituale di accoppiamento, come in molte specie di Chondrichthyes, prevede un rituale piuttosto violento, tanto che non sono infrequenti incidenti anche gravi.
Pur non essendo oggetto di pesca mirata, viene comunque catturato incidentalmente con reti ed ami innescati, venendo quindi commercializzato per le carni, soprattutto nei paesi asiatici, dove raggiunge un discreto valore commerciale, in particolare per le grandi pinne, considerate di particolare pregio per la preparazione della tradizionale zuppa.
Questa specie si è dimostrata capace di adattarsi con discreta facilità alla vita in cattività, diventando un'attrazione di molti acquari dotati di vasche di sufficiente capacità. Sono in corso tentativi per ottenere la sua riproduzione in cattività, purtroppo con risultati finora sfavorevoli.
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