Descrizione
Provenienza : Oceano Indiano (Madagascar)
Misura : cm 36 x 29
Mascella Large di Squalo Leuca o Zambesi cm 36 x 29 Carcharhinus leucas Pescecani Pesci Cartilaginei Condroitti Selaci Elasmobranchi Carcarinidi, pezzo unico, come in foto.
Lo Squalo Leuca (Carcharhinus leucas Müller ed Henle, 1839) o Squalo Zambesi, da non confondere con lo Squalo Toro (Carcharias taurus) a causa la nomenclatura di "Bull Shark" che gli viene attribuita nei paesi di lingua anglosassone, è una specie di squalo della famiglia dei Carcharinidae diffusa nelle acque calde e poco profonde delle zone costiere e dei fiumi di tutto il mondo e si sposta su grandi distanze. Si spinge fino a 150 metri di profondità, ma generalmente non scende oltre i 30 metri.
È noto soprattutto per il suo comportamento imprevedibile e spesso aggressivo. Dato che spesso si incontra in acque poco profonde, è considerato la specie di squalo più pericolosa per l'uomo, e insieme allo squalo tigre e allo squalo bianco, è una delle tre specie a cui sono stati attribuiti il maggior numero di attacchi all'uomo se non si considera il Carcharhinus longimanus, che da solo conta più attacchi di tutti quelli degli altri squali messi insieme.
Diversamente dalla maggior parte degli squali, lo squalo leuca tollera l'acqua dolce ed è in grado di risalire il corso dei fiumi e le rapide sino ai laghi, come i salmoni, impiegando anche una decina di giorni per effettuare il viaggio. Alcuni esemplari sono stati ritrovati perfino in alcuni fiumi dell'Australia, dell'Africa meridionale, e del nord America.
Proprio per questo motivo la specie è probabilmente la responsabile del maggior numero di attacchi all'uomo avvenuti in acque costiere, compresi molti attacchi attribuiti ad altre specie. Tuttavia gli squali leuca (diversamente dagli squali di fiume del genere Glyphis) non sono veri e propri squali d'acqua dolce. Lo squalo leuca è la più conosciuta tra le 43 specie di Elasmobranchi avvistate in acque dolci. La loro capacità di entrare nelle acque dolci è piuttosto limitata, poiché il loro sangue è salato (in termini di resistenza osmotica) quanto l'acqua di mare, a causa dell'accumulo nei tessuti di urea e ossido di trimetilamina, ma gli squali leuca che vivono in acqua dolce riescono a ridurre la concentrazione di questi soluti fino al 50%.
Il nome "bullshark", utilizzato esclusivamente nei Paesi di lingua anglosassone, deriva dalla forma tozza di questa specie, dal muso corto e appiattito e dal suo comportamento imprevedibile e aggressivo. In India questo squalo viene spesso confuso con lo squalo del Gange. In Africa viene chiamato comunemente squalo dello Zambesi o semplicemente zambi. Il suo areale molto vasto e la varietà di ambienti in cui vive si riflettono nei molti nomi locali con cui è conosciuto, come squalo baleniere, squalo del Lago Nicaragua, squalo di fiume, squalo d'acqua dolce, squalo dello Swan, squalo cucciolo e squalo dal naso a pala.
Gli squali leuca sono grossi e tozzi. Le femmine sono più grandi dei maschi. Possono raggiungere i 3,5 metri di lunghezza e un peso di 230 chilogrammi. Gli squali leuca sono più pesanti degli altri carcarinidi di pari lunghezza. La colorazione è grigia sul dorso e bianca sul ventre.
Gran parte della loro dieta consiste di pesci ossei e squali più piccoli, compresi altri membri della stessa specie. Possono nutrirsi, però, anche di tartarughe, uccelli, delfini, mammiferi terrestri, crostacei ed echinodermi. Per attaccare le prede questa specie utilizza la tecnica del «colpisci e mordi». Esemplari relativamente calmi sono improvvisamente diventati violenti ed hanno iniziato ad urtare i subacquei.
Gli squali leuca sono generalmente predatori solitari, ma ogni tanto cacciano in coppia. Spesso vengono avvistati mentre pattugliano le acque poco profonde. Esemplari in apparenza tranquilli possono improvvisamente aumentare velocità e divenire estremamente aggressivi: un esemplare ha perfino attaccato un purosangue da corsa in un fiume australiano. Sono molto territoriali e attaccano qualsiasi animale che entri nel loro territorio.
Gli squali leuca si accoppiano verso la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, spesso nelle acque salmastre delle foci dei fiumi. Dopo una gestazione di 12 mesi la femmina partorisce 4-10 piccoli vivi: la specie è, cioè, vivipara. I piccoli, lunghi alla nascita 70 centimetri, impiegano 10 anni per raggiungere la maturità.
Recentemente è stato scoperto che in alcuni casi questi squali praticano il cosiddetto «cannibalismo uterino»; in questi casi solo un piccolo riesce a sopravvivere alla gravidanza.
Lo squalo leuca è un superpredatore e solo raramente viene attaccato da altri animali. L'unico loro vero nemico è l'uomo. Ciononostante, alcuni squali più grandi, come lo squalo tigre e lo squalo bianco, sono in grado di attaccarlo. Sono inoltre ben documentati casi di coccodrilli marini che predano regolarmente questa specie nei fiumi e negli estuari dell'Australia settentrionale. Probabilmente anche altri grossi crocodilidi, come il coccodrillo del Nilo e il coccodrillo americano (che condividono alcune zone del loro areale con lo squalo leuca) mostrano un simile comportamento predatorio.
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