Ossidiana 1 Pezzo 530 gr - cm 11,3 x 11 x 5,6 Minerali Grezzi Pietre Rocce da Collezione, pezzo unico, come in foto.
Adatta come soprammobile o fermalibri.
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L'Ossidiana è un Vetro vulcanico composto per il 75% da biossido di Silicio che si forma per il rapido raffreddamento di rocce effusive di tipo acido. Il litotipo si trova associato a colate con chimismo da riolitico a basaltico.
Gli ioni silicato di cui è composta durante il raffreddamento, non riuscendo a raggiungere la formazione ordinata di un reticolo cristallino, assumono una disposizione caotica (struttura amorfa) come in un liquido superviscoso. L'ossidiana è dunque un vetro naturale, del tutto simile a quello di produzione umana. Molto ricercata nell'antichità per la fabbricazione di strumenti taglienti (prevalentemente coltelli) è stata una delle merci che ha animato il commercio del Mediterraneo e sostenuto la vita economica dei luoghi di estrazione, come la Sardegna, Lipari o Pantelleria, nel periodo preistorico. Oggi viene ancora lavorata in piccoli oggetti decorativi, monili, lame per bisturi.
Plinio la chiamò lapis obsianus o obsidianus in onore di un certo Obsius o Obsidius, che citò la pietra per primo in alcune zone dell'Etiopia. Alcuni ritrovamenti fanno ipotizzare la conoscenza della pietra in epoca antica: la civiltà nuragica la utilizzò prevalentemente per costruire lance e frecce ed utensili di vario tipo, gli antichi Egizi usavano l'ossidiana per fabbricare scarabei e sigilli mentre in America centrale veniva utilizzata dalle civiltà precolombiane. Gli Aztechi (come ogni civiltà che ne disponeva localmente) usavano l'ossidiana per ottenere le punte delle frecce, coltelli e rasoi. La tecnica per realizzare oggetti appuntiti dai ciottoli di ossidiana è detta scheggiatura e consiste nell'asportazione di schegge tramite la percussione.
Ancora oggi vengono prodotte lame per bisturi in ossidiana, che alcuni chirurghi preferiscono rispetto all'acciaio per il taglio più netto e l'assenza di particolato metallico, possibile causa di allergia.
Le ossidiane si possono tagliare a cabochon o a sfera per montarle a collana.
Le località di ritrovamento sono: Ungheria, Islanda, Italia (Pantelleria, Lipari isola di Palmarola, Sardegna), Grecia (Isola di Melos, Isola di Giali), Stati Uniti, Messico, Perù, Brasile, Turchia, Giava (Indonesia), Giappone, Etiopia, Gibuti.
Attualmente l'ossidiana viene utilizzata per fabbricare la lana di roccia; una sorta di vetro in fibre sottilissime ottenuto fondendo l'ossidiana a 1300 °C, e poi per creare collier e monili molto preziosi.
Formula chimica: silicati.
Proprietà cristallografiche: Gruppo cristallino amorfo e Sistema cristallino amorfo.
Proprietà fisiche:
Densità 2-3 g/cm³
Durezza (Mohs) 5-6
Sfaldatura assente
Frattura concoide
Colore da grigio scuro
Lucentezza vitrea
Opacità da trasparente ad opaca
Striscio bianco-giallastro
Diffusione relativamente comune.
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