Campione di Cenere Vulcanica Minerali Grezzi Lapilli Bombe Lava Pomice Pietre Rocce da Collezione.
Rara raccolta di Sabbia vulcanica dall'eruzione del Vulcano Sakurajiama, in Giappone. Granulosità media.
Allegata alla provetta una scheda geologica descrittiva esauriente (località, cronistoria del vulcano e delle sue eruzioni, ecc.).
Disponibili sul nostro sito, oltre a ceneri, pomici e bombe vulcaniche, anche diverse rocce di origine vulcanica, come Lacrime d'Apache, zolfo, ossidiana, tufo, cristalli di gesso, ecc.
La cenere vulcanica è costituita da piccoli tephra, che sono frammenti di roccia polverizzata e vetro originatisi dalle eruzioni vulcaniche, con diametro inferiore a 2 millimetri (0,1 pollici). La cenere viene creata quando la natura solitamente violenta di un'eruzione che produce magma e vapore, coinvolge la roccia solida che circonda la bocca del vulcano, che viene dilaniata in particelle di argilla e sabbia.
La cenere è etichettata e contenuta in una provetta con tappo (mm 20 x 5), da cui può essere facilmente rimossa qualora sia necessario per lo studio al microscopio.
Come con tutte le ceneri vulcaniche, il materiale deve essere maneggiato con cura e non inalato.
Il Sakurajima (桜島) è un vulcano attivo, nonché isola omonima (ora unita alla terraferma) nella Prefettura di Kagoshima (鹿児島), nel Giappone (日本) sud-occidentale.
È uno stratovulcano con la cima divisa in tre picchi: il Kitadake (北岳) a nord (inattivo
da almeno 4.900 anni, è il più alto: 1.117 m s.l.m.), il Nakadake (中岳) al centro e il Minamidake (南岳) a sud, unico picco tuttora attivo. La superficie dell'isola è di circa 77 km quadrati. Il monte si trova in una parte della baia di Kagoshima chiamata Baia di Kinko (錦江湾); la stessa isola, inoltre, fa parte della città di Kagoshima. Il nome, tradotto dal giapponese, significa "isola dei ciliegi" (sakura = ciliegio, jima o shima = isola), per via dell'abbondante presenza di questi alberi.
Nel 1914, il vulcano ebbe una violentissima eruzione che seppellì di lava i villaggi circostanti, ed il cui deposito unì l'isola alla vicina Penisola di Osumi (大隅半島). L'attività vulcanica continua tutt'oggi, e consiste soprattutto nell'emissione di cenere che ricopre i dintorni del monte, oltre alla stessa Kagoshima.
Nel 2013 è ripresa l'attività eruttiva caratterizzata da colonne di cenere che si sono innalzate per 5.000 metri per poi riversarsi sul centro abitato di Kagoshima.
Il Sakurajima è situato nella caldera di Aira (姶良カルデラ), grande più di 20 km e formatasi a causa di una catastrofica eruzione circa 22.000 anni fa. In quell'occasione furono espulsi varie centinaia di km cubici di cenere e pomice, causando lo sprofondamento del preesistente edificio vulcanico nella camera magmatica, poi invasa dall'acqua marina, e creando le vastissime distese di sabbia bianca della regione. Il vulcano, che ha un'età approssimativa di 15.000 anni (dunque, geologicamente giovanissimo), sorge ad 8 km a sud del centro della caldera, e la prima eruzione storica documentata risalirebbe al 963 d.C. La maggior parte delle eruzioni sono di tipo stromboliano (concernenti, cioè, solo le parti sommitali), ma grandi eruzioni pliniane (altamente distruttive) si sono verificate nel 1471-76, 1779-82 e nel 1914.
L'eruzione del 1914 è stata la più potente eruzione vulcanica del XX secolo mai avvenuta in Giappone, e le colate prodotte in essa unirono il vulcano alla terraferma. Prima di quell'anno, il vulcano era stato quiescente per più di un secolo. Testimone dell'evento fu il vulcanologo statunitense Frank A. Perret.
L'eruzione iniziò l'11 gennaio 1914. Allarmata dai frequenti terremoti che da qualche tempo si avvertivano in maniera sempre più crescente, la popolazione s'era già messa al sicuro. Il vulcano dapprima manifestò una serie di forti esplosioni che crearono un'altissima nube eruttiva, poi generò imponenti colate laviche che si riunirono ben presto in un unico fiume di magma fuso. Il 13 gennaio, un violentissimo terremoto uccise 35 persone. Durante la fase finale dell'eruzione, la Caldera di Aira sprofondò a causa della subsidenza del suolo dovuta allo svuotamento della camera magmatica. Il fatto che tale subsidenza si sia verificata al centro della caldera, e non sotto il Sakurajima stesso, testimonia che il vulcano sia rifornito di magma dalle stesse "sacche" che alimentavano l'antica caldera.
Dopo il 1914, il Sakurajima entrò nuovamente in eruzione nel 1955, costringendo nuovamente gli abitanti a lasciare la zona. Cinque anni dopo, sulla montagna fu eretto l'omonimo Osservatorio Vulcanologico, al fine di monitorare il vulcano e di prevederne le eruzioni: nella zona intorno ad esso vivono non meno di 680.000 persone, e la stessa Kagoshima si trova a soli 8 km dalla bocca del vulcano. Sono stati costruiti appositi rifugi nei dintorni della città, al sicuro da colate piroclastiche e dalla pioggia dei lapilli, ove le persone possono mettersi al sicuro nel più breve tempo possibile grazie ad adeguatissimi ed efficientissimi piani d'evacuazione, che scattano con il suono di una sirena.
Dopo l'ultima, significativa eruzione nel 1991 e quelle più recenti del maggio 2009 e dell'agosto 2013, il Sakurajima è entrato in un progetto che riguarda lo studio approfondito di 16 vulcani, sparsi intorno alla Terra, le cui condizioni geologico-ambientali possono essere utili alla comprensione delle dinamiche eruttive e dei disastri ad esse collegati. Il Sakurajima fa parte attualmente del Parco Nazionale Kirishima-Yaku (霧島屋久国立公園), ed è meta abituale di molti turisti.
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