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Tyrannosaurus rex T-rex Dinosauro Dente Fossile Tirannosauro Teropode Carnivoro Cretaceo Collezione (5)

Prezzo :
1300,00
  • Codice Prodotto: F23677
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Descrizione

Provenienza : Montana (USA), Carter County, Hell Creek Formation

Era Geologica : Cretaceo superiore (Maastrichtiano)

Età : 66 milioni di anni

Misura : 2.1 gr - mm 19 x 13 x 8


Dente Fossile Dinosauro mm 19 x 13 x 8 Tirannosauro T-rex Tyrannosaurus rex Teropode Carnivoro bipede Rettili Estinti Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Museo.

Estremità distale, reperto fossile inestimabile di alta qualità museale, con una buona circonferenza, seghettatura presente e un'ottima conservazione dello smalto.
Non restaurato. Pezzo unico, con cornicetta a clip in omaggio, come in foto.


Tyrannosaurus (Saurischia, Theropoda, Carnosauria, Tyrannosauridae) è un genere di dinosauro bipede carnivoro vissuto nel Cretaceo superiore, circa 68-66 milioni di anni fa (Maastrichtiano) in Nordamerica, che a quell'epoca era un continente isolato nominato Laramidia. Tyrannosaurus era molto più diffuso geograficamente degli altri tirannosauridi. Fu una delle specie degli ultimi dinosauri viventi quando si ebbe l'estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene, che determinò la scomparsa dei dinosauri propriamente detti.
Il nome scientifico del tirannosauro si deve a H. F. Osborn e richiama in ambo le sue parti un'idea di dominio: Tyrannosaurus è la sintesi del greco τυραννος (tyrannos: "signore, sovrano, tiranno") e σαυρος (sauros: "lucertola"); rex è il latino per "re". In sintesi: re lucertola tiranna. T-rex è un'abbreviazione di uso comune in ambito scientifico e non.
Il genere Tyrannosaurus appartiene alla sottofamiglia dei tirannosaurini (Tyrannosaurinae). Attualmente, a questa sottofamiglia appartengono 12 specie. Gli esemplari più grandi potevano raggiungere i 12 mt. di lunghezza e un peso massimo di circa 9 tonnellate.
Come gli altri tirannosauridi, aveva un cranio largo e massiccio, bilanciato da una coda lunga e pesante mezza tonnellata. In confronto alle sue gambe robuste, gli arti anteriori di Tyrannosaurus erano corti, ma relativamente possenti e forniti di due dita artigliate. Molte delle ossa erano cave, fatto spiegato come alleggerimento dell'animale senza perdita di forza fisica. Benché ci fossero teropodi che lo superavano di grandezza (come Spinosaurus, Giganotosaurus e Carcharodontosaurus), Tyrannosaurus era il più grosso dei tirannosauridi e uno dei predatori terrestri più grandi e forti conosciuti. Alcuni paleontologi hanno ipotizzato che T. rex fosse un predatore al vertice della piramide alimentare dell'epoca, nutrendosi di adrosauri, ceratopsidi, anchilosauridi e probabilmente anche di sauropodi; altri, invece, hanno proposto che l'animale fosse uno spazzino necrofago. La questione è oggetto di un lungo dibattito nella paleontologia, nel quale la maggior parte dei paleontologi ritiene che Tyrannosaurus fosse un carnivoro opportunista, ossia che si nutrisse sia di prede vive sia di carcasse di animali morti. Si stima che fosse dotato d'una delle mandibole più forti nel regno animale, che poteva esercitare un morso di 3,6 tonnellate circa (il doppio dei coccodrilli) mentre i denti conici potevano esercitare ben 195 tonnellate circa di forza.
Grazie a questa abilità ''il T rex probabilmente è riuscito a sfruttare maggiormente le carcasse dei grandi dinosauri cornuti e dei dinosauri dal becco di anatra, le cui ossa erano ricche di sali minerali e di midollo'.
La bocca del T. rex presentava 30 denti nell'arcata superiore e 28 in quella inferiore, caratterizzati da un'elevata eterodonzia (differenza di forma). In generale hanno una sezione trasversale ovale e presentano un bordo finemente seghettato. I premascellari superiori sono, invece, ravvicinati e presentano una sezione a D. I denti rimanenti erano robusti, più spaziati e con nervature di rinforzo, piegati all'indietro con una forma complessiva a banana che evitava che si spezzassero durante il morso e mentre strappavano la carne. Le dimensioni dei denti potevano variare da 10 fino a 30 cm di lunghezza, inclusa la radice; erano quindi i più grandi tra i dinosauri carnivori. La mancanza di usura che sovente si nota nella dentatura è dovuta al fatto che i teropodi rimpiazzavano rapidamente i denti danneggiati.
Sono stati rinvenuti più di 50 resti fossili di Tyrannosaurus, inclusi diversi scheletri quasi completi. Almeno uno di questi esemplari conserva tracce di tessuti molli e di proteine. L'abbondanza di reperti (Saskatchewan, Texas, Wyoming, Alberta, Montana, Colorado, Dakota e Nuovo Messico) ha reso possibile ricerche dettagliate sugli aspetti della biologia di Tyrannosaurus, incluse quelle relative alla biomeccanica ed alla sua crescita. Sono invece ancora oggetti di dibattito i suoi comportamenti di caccia, il suo grado di intelligenza, la sua fisiologia, come la presenza o meno di un piumaggio, la possibile termoregolazione, il dimorfismo sessuale (le femmine sarebbero più grandi) e altri dettagli di vita come la sua velocità massima durante una corsa. Anche la sua tassonomia è oggetto di controversia, poiché alcuni studiosi considerano Tarbosaurus bataar, rinvenuto in Asia, una seconda specie di Tyrannosaurus, mentre altri lo classificano come un genere separato. Altri generi di tirannosauridi nordamericani, descritti al momento della loro scoperta come nuovi taxa, sono stati successivamente sinonimizzati con Tyrannosaurus.
Fino a pochi decenni fa si riteneva che i tirannosauri si fossero evoluti da teropodi primitivi come i megalosauri, ma attualmente la teoria più accreditata ritiene che l’animale si sia evoluto da una specie appartenente al gruppo dei celurosauri.
Ci sono prove che il Tyrannosaurus avesse origini asiatiche, difatti è strettamente imparentato con tyrannosauridi asiatici quali Tarbosaurus e Zhuchengtyrannus. L'arrivo del Tyrannosaurus in Nord America, circa 67 milioni di anni fa quando un un ponte di terra unì i due continenti, coincide, inoltre, con la graduale estinzione dei tyrannosauridi nativi americani come Albertosaurus e Gorgosaurus. Si pensa che il Tyrannosaurus abbia avuto un ruolo rilevante nella loro estinzione, spodestando i vecchi predatori e salendo in cima alla catena alimentare, come una vera e propria specie invasiva o aliena.
Altri componenti famosi della sottofamiglia dei tirannosaurini sono, oltre i già su menzionati: Daspletosaurus, Alioramus e il genere Nanotyrannus, che è soggetto a discussioni tra i paleontologi se considerarlo una specie a se stante o una forma giovanile di Tirannosauro. Ciononostante, i due generi mostrano piccole differenze, come il numero di denti più elevati in Nanotyrannus, conducendo così certi scienziati a raccomandare la continuata separazione dei due fino a che ulteriori scoperte non chiariscano la situazione.

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