Corallo Corno a Pantofola Fossile di Mare 9,2 gr - mm 33 x 31 x 11 Calceola sandalina Invertebrati Bentonici Sessili Celenterati Cnidari Antozoi Tetracoralli Rugosi Preistorici Estinti Paleozoico Devoniano Collezionismo Paleontologia Museo.
Gradevole reperto fossile di Tetracorallia Rugosa Cystiphyllida Goniophyllidae del medio Devoniano del Marocco, campione rappresentativo da collezione di ottima qualità e in buono stato di conservazione, con evidenti dettagli della struttura di Corallite a pantofola o a corno dello Scheletro di calcite.
Pezzo unico, come in foto.
Questo genere di Corallo dalla caratteristica forma appartiene all'ordine Rugosa, caratteristico del Paleozoico e oggi estinto, noto anche come Tetracorallia.
E' un corallo solitario, con
corallite tipicamente conformata
a pantofola, simile all'estremità di un sandalo orientale.
La morfologia di un fossile spesso fornisce indizi sul suo stile di vita. In questo caso, i coralli giacciono distesi sul fondale marino (suola abbassata), con l'apice (punta della scarpa) rivolto verso la corrente. La forma particolare rappresenta la crescita dell'animale: l'
esoscheletro si allargava man mano che l'animale cresceva.
Questo tipo di corallo aveva un piccolo coperchio chiamato
opercolo in grado di chiudere la cavità mediante una cerniera. Questa struttura opercolare semicircolare potrebbe avere avuto funzione protettiva, ma potrebbe anche essere stato utilizzato per spostare il corallo sul fondale marino. Questo tipo di movimento, non solo ha impedito al corallo di rimanere sepolto nei sedimenti, ma gli ha anche permesso di trovare la posizione migliore per l'alimentazione e l'eliminaziuone dei prodotti di scarto.
Questo genere è un importante
fossile-guida stratigrafico vissuto nel Devoniano inferiore e medio, in particolare la C. sandalina è tipica dell'
Eifeliano, piano il cui nome deriva dalla zona di rinvenimento di questo esemplare.
Sin.
Anomia sandalium (Linnaeus).
Rugosa (Milne Edwards & Haime, 1850), chiamato anche
Tetracorallia, è un ordine estinto di coralli solitari e coloniali che erano abbondanti nel Medio Ordoviciano fino al tardo Permiano. I Rugosidi solitari (ad es. Caninia, Lophophyllidium, Neozaphrentis,
Streptelasma) sono spesso indicati come
coralli-corno a causa di un'unica camera a forma di corno con una
parete rugosa. Alcuni grossi esemplari
solitari raggiungevano quasi un metro di lunghezza. Tuttavia, alcune specie di coralli rugosi formavano anche grandi
colonie (ad esempio Lithostrotion). Quando erano presenti i
setti radianti, questi erano in genere in multipli di
quattro, da cui il nome
Tetracorallia in contrasto con gli
Hexacorallia moderni, polipi coloniali generalmente con
simmetria esaraggiata.
I coralli rugosi hanno uno scheletro di
calcite che spesso si rinviene fossilizzato. Come i coralli moderni (Scleractinia), i coralli rugosi erano invariabilmente
bentonici, vivendo sul fondo del mare o in una struttura di barriera. Alcuni coralli simbiotici erano endobionti di Stromatoporoidea, specialmente nel periodo Siluriano. Sebbene non vi siano prove dirette, si deduce che questi coralli paleozoici possedessero cellule pungenti per catturare la preda. Avevano anche tentacoli per aiutarli a catturare la preda. Tecnicamente erano carnivori, ma le dimensioni delle prede erano così piccole da essere spesso indicati come microcarnivori.
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