Descrizione
Provenienza : Ohio (U.S.A.) Cincinnatian Kope Formation
Era Geologica : Ordoviciano superiore (Katiano)
Età : 450 milioni di anni
Misura : cm 16,5 x 13 x 3 - 1,1 kg
Crinoide Fossile Giglio di Mare Stella Piumata su matrice mm 165 x 47 x 130 x 30 Kg 1,1 Ectenocrinus simplex Invertebrati Echinodermi Crinozoi Crinoidei Articolati Preistorici Estinti Paleozoico Siluriano Collezionismo Paleontologia Museo.
Notevole reperto fossile di Crinoide dell'Ordoviciano, campione rappresentativo da collezione di alta qualità e in perfetto stato di conservazione, con evidenti ed apprezzabili dettagli della corona, completa di calice e braccia ramificate, e il peduncolo o gambo che l'ancorava al substrato.
Pezzo unico, come in foto.
I Crinoidi (Crinoidea Miller, 1821) sono una classe di Echinodermi, l'unica classe del subphylum Crinozoa. Comprendono 648 specie viventi e oltre 5.000 specie fossili. Sono comunemente noti come Gigli di Mare o Stelle Marine Piumate.
Comparsi nell'Ordoviciano, i crinoidi hanno avuto grande diffusione durante tutto il Paleozoico. Durante il Paleozoico e il successivo Mesozoico sono tra i principali organismi produttori di carbonato, costituendo i calcari a crinoidi o Encriniti. A partire dalla fine del Permiano, la gran parte delle linee evolutive dei crinoidi sono andate incontro ad estinzione di massa, con l'unica eccezione della sottoclasse degli Articulata, a cui appartengono tutte le specie viventi attualmente note.
Al pari degli altri Echinodermi (ricci, stelle e cetrioli di mare) sono organismi bilateri allo stadio larvale, mentre gli adulti presentano una simmetria radiale pentamera e sono dotati di un endoscheletro calcareo.
Le caratteristiche che distinguono i crinoidi da altri echinodermi sono: una teca, o calice, a forma di coppa, che contiene o sostiene i visceri, formata da piccole piastre ossee pentagonali fuse insieme a forma di tazza; può essere sostenuta da un peduncolo o gambo e possedere vari organi di fissazione al substrato, definitivi o temporanei; cinque braccia flessibili a simmetria radiata, di solito ramificate e a forma di piuma; bocca e ano situati entrambi sulla superficie orale, che è rivolta verso l'alto. Il calice e le braccia insieme formano la corona. Sono organismi bentonici; la maggior parte delle specie (Comatulidi), pur vivendo sempre a stretto contatto con il fondale, hanno la facoltà di spostarsi liberamente (vagili), nonostante gli spostamenti siano al massimo di pochi metri; alcune specie invece (Isocrinidi) sono sessili, ossia strettamente ancorate al fondale; altre ancora, se minacciate, possono troncare il peduncolo (autoctomia) e riacquistare temporaneamente mobilità, utilizzando le braccia come propulsori. Sono organismi filtratori passivi, che si nutrono di una varietà di protisti (actinopodi, diatomee e altre alghe unicellulari, foraminiferi), larve di invertebrati, piccoli crostacei e detriti organici. Le particelle di nutrienti vengono catturate dalle braccia ramificate, ricoperte di secrezioni mucose, e sospinte verso la bocca.
Sono a sessi separati con fecondazione esterna, con gameti liberati in acqua dalla base delle braccia. Dopo la fecondazione le uova sono conservate sino alla schiusa. Le braccia amputate dai predatori sono in grado di autorigenerarsi.
I crinoidi contraggono rapporti di simbiosi o commensalismo con diverse specie di piccoli crostacei. I crinoidi sono ancora presenti in quasi tutti i mari del mondo. Popolano le barriere coralline e i fondali rocciosi, dalla zona intercotidale alle profondità abissali.
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