Stromatoliti Fossili Cianobatteri Procarioti Alghe mm 17 x 14 x 8 gr 3 Microrganismi fotosintetici bentonici Batteri Eucarioti fossilizzati Estinti Paleozoico Cambriano Collezionismo Paleontologia Museo.
Gradevole campione fossile calcareo a strati laminati concentrici di Stromatoliti del Cambriano del Marocco. Gli strati originati da tappeti algali e cianobatteri alternati a sedimento particellare di fango carbonatico sono perfettamente visibili nella roccia. Pezzo unico, come in foto.
Le Stromatoliti (dal greco στρώμα, strōma, tappeto, coperta e λὶθος, lìthos, pietra) sono strutture rocciose sedimentarie, dall’aspetto striato laminato a bande alterne, appartenenti al gruppo dei Calcari non particellari biocostruiti dovute alla presenza di materiali depositati dall'attività di microrganismi fotosintetici bentonici come Procarioti (ad esempio Calcimicrobi simili agli attuali Cianobatteri) e anche microscopiche Alghe Eucariotiche.
Sono state fra le maggiori responsabili della
presenza di ossigeno nell'atmosfera terrestre e sono state l'organismo che ha dominato la Terra per quasi
tre miliardi di anni.
Con la
comparsa della fotosintesi in questi organismi, l’ossigeno iniziò ad accumularsi nell’atmosfera terrestre e questo processo determinò almeno due importanti conseguenze:
- la nascita del metabolismo aerobico, cioè la
respirazione cellulare;
- la formazione dello
strato di ozono, che protegge i viventi dalle radiazioni ultraviolette provenienti dal Sole.
Attualmente l’ossigeno costituisce il 21% dell’atmosfera e si ritiene che circa 2 miliardi di anni fa abbia raggiunto una concentrazione pari
all’1%, precedendo la comparsa dei primi
eucarioti e consentendo loro di sviluppare un metabolismo aerobico.
Le stromatoliti si formano per intrappolamento periodico nella mucillagine prodotta da alghe azzurre e/o batteri, di
sedimento particellare molto fine, costituito in prevalenza da
fango carbonatico. Dopo che il primo
tappeto algale ha fissato le particelle del sedimento sulla sua superficie gelatinosa, fino ad essere completamente coperto, i filamenti algali si sviluppano al di sopra e formano così un altro tappeto. Così facendo si forma una successione di
livelli alternati di sostanza organica con altri ricchi di sedimento. A causa dei processi diagenetici, raramente si conservano i resti delle microalghe e la
laminazione è l'unica testimonianza della loro attività.
La
morfologia delle stromatoliti è molto variabile, da lamine piano-parallele ad ondulate, fino a mammellonari e colonnari, a seconda del tipo di alghe o batteri che le costituiscono e delle condizioni ambientali. In ambiente con elevata energia delle acque, i tappeti algali possono formare
involucri concentrici intorno ad oggetti ("nuclei") sottoposti a rotolamento continuo per opera di onde e correnti, dando origine ad oggetti isolati chiamati
oncoliti, che costituiscono un caso particolare di stromatolite.
Sono fossili ampiamente diffusi in tutto il
Precambriano.
Le stromatoliti più antiche di origine microbiotica accertata risalgono a
2.724 milioni di anni fa, ma nuove scoperte mostrano forti evidenze di stromatoliti da attività microbiotica risalenti a circa
3.450 milioni di anni fa e nel 2016 sono stati rinvenute stromatoliti databili a
3.700 milioni di anni fa nella regione Inua in Groenlandia. Tra le più note, quelle rinvenute nella Gunflint Iron Formation in Canada, risalenti a circa 2 miliardi di anni fa.
Nell'
Archeano le stromatoliti sono piuttosto rare e strutturalmente semplici; diventano abbondanti e diversificate nel
Proterozoico. Le stromatoliti
diminuirono in modo definitivo circa 680 milioni di anni fa (Neoproterozoico); si verificò una modesta
ripresa solo nel passaggio Cambriano-Ordoviciano (485 milioni di anni fa). Tale declino è attribuibile alla comparsa dei primi
Metazoi brucatori e degli organismi fossatori che bioturbavano i fondali marini distruggendo la tessitura delle lamine.
In
Italia sono abbastanza frequenti nelle formazioni del
Cambriano inferiore della Sardegna e
Triassiche delle Alpi e degli Appennini, in ambiente di
piattaforma carbonatica; non sono mai state segnalate in rocce di epoca precambriana.
Attualmente le stromatoliti si formano in ambienti marini marginali di piana di marea, nella zona intertidale a salinità normale od elevata ma anche in ambienti subtidali di alcune aree dell'Australia, della Florida, delle Bahamas e del Golfo Persico. Queste strutture sono presenti diffusamente anche in ambiente lacustre, soprattutto in clima temperato-tropicale, come prodotto dell'attività batterica.
Hanno un importante significato paleoambientale e, almeno nel Fanerozoico, sono dei buoni indicatori di ambienti di acque basse ad elevata stabilità ambientale. Quelle attuali sono morfologicamente diverse da quelle del Proterozoico.
Per altre notizie sulle Stromatoliti e più in generale sulle Piattaforme Carbonatiche di questo pianeta, vi consigliamo l'articolo "Le prime forme viventi:
procarioti e stromatoliti", pubblicato sul nostro sito nello spazio
"Il Portale del Naturalista",
a questo collegamento.
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