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Dimetrodon Vertebra Fossile Vela Dorsale Cresta Osso Dimetrodonte Rettile Preistorico Pelicosauro Permiano Paleozoico Collezione (3)

Prezzo :
96,50
  • Codice Prodotto: F23671
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Descrizione

Provenienza : Texas (USA) Archer County - Archer City Formation

Era Geologica : Permiano inferiore (Cisuraliano)

Età : 295-272 milioni di anni

Misura : mm 22 x 9 x 5


Rara ! Spina Neurale Vertebra Fossile Osso Cresta Vela Dorsale Dimetrodonte Rettile Preistorico Pelicosauro Primitivo Dimetrodon limbatus mm 22 x 9 x 5 Permiano Paleozoico Collezionismo Paleontologia Museo.

Di difficile reperimento, reperto fossile molto ben conservato di alta qualità, con ottimi dettagli evidenti della struttura ossea e della scanalatura longitudinale. Non restaurato. Pezzo unico, come in foto.


Dimetrodon (il cui nome significa "denti di due misure") è un genere estinto di rettile sinapside sfenacodontide vissuto nel periodo Permiano, età del Cisuraliano, circa 295-272 milioni di anni fa (Sakmariano-Kunguriano).
La caratteristica più famosa del Dimetrodon è senza dubbio la grande vela dorsale, simile a quella del moderno basilisco (o al più conosciuto Spinosaurus), formata da processi spinali allungati verticalmente collegati tra loro tramite uno strato di pelle. L'animale era quadrupede e aveva un cranio alto e curvo con grandi denti di diverse dimensioni posti lungo le mascelle.
Sebbene il suo aspetto e la sua fisiologia lo facciano assomigliare ai rettili e nella cultura popolare venga spesso scambiato per un dinosauro o come loro contemporaneo, il Dimetrodon si estinse circa 40 milioni di anni prima dell'apparizione dei dinosauri. Il Dimetrodon è più strettamente legato ai mammiferi, anche se non è un diretto antenato. Appartiene ad un gruppo tradizionalmente chiamato "rettili simili ai mammiferi" (Synapsida, Pelycosauria, Sphenacodontidae, Sphenacodontinae).
Il Dimetrodon era, probabilmente, uno dei superpredatori degli ecosistemi del Cisuraliano, cacciando e nutrendosi di pesci e tetrapodi, tra cui rettili e anfibi, mentre le specie più piccole di dimetrodonti potrebbero aver avuto ruoli ecologici diversi.
Fin dalla sua scoperta nel 1878, sono state descritte oltre una dozzina di specie ascritte al genere. Queste variavano per dimensioni, con una lunghezza dai 1,7 metri a 4,6 metri e si stima che il suo peso si aggirasse tra i 28 e i 250 chilogrammi. La più grande specie conosciuta è il D. angelensis, mentre la specie più piccola è D. teutonis di soli 60 centimetri.
La prima descrizione dei fossili di Dimetrodon fornita da Cope fu la specie Clepsydrops limbatus, dai Red Bed del Texas. In seguito, la specie venne cambiata da C. limbatus ad una specie di Dimetrodon, divenendo D. limbatus.
I paleontologi hanno proposto diverse ipotesi sull'effettiva funzione della vela in vita: una delle prime teorie fu il loro impiego nella mimetizzazione dell'animale, che poteva così nascondersi tra i canneti mentre aspettava la preda. Un'altra ipotesi piuttosto fantasiosa è che essa funzionasse da vera e propria vela, per il movimento in acqua dell'animale, catturando il vento. Ancora, si pensò che le lunghe spine neurali avessero la funzione di stabilizzatori del tronco limitando il movimento verticale e rendendo quello laterale più efficace.
Fu infine proposto che la vela avesse una funzione di termoregolazione, consentendo ai dimetrodonti di scaldare i loro corpi più efficacemente esponendoli al calore del sole, angolando la vela in base alla posizione della stella per rinfrescarsi o per limitare il flusso di sangue alla vela e mantenere il calore durante la notte.
Negli anni successivi, sono stati creati numerosi modelli al computer per valutare l'efficacia della termoregolazione dei Dimetrodon. Fu così stimato che un individuo di 200 kg sarebbe dovuto rimanere almeno quattro ore al sole per far alzare la sua temperatura corporea di pochi gradi. Inoltre la vela era inefficace nel rilasciare il calore in eccesso e non permetteva al Dimetrodon di mantenere una temperatura corporea più alta durante la notte.
Venne così suggerito che la vela del Dimetrodon avrebbe permesso all'animale di essere omeotermo, mantenendo un costante, seppur bassa, la temperatura corporea. L'omeotermia sviluppatosi in animali come Dimetrodon si sarebbe poi evoluta nei successivi terapsidi fino a sviluppare l'endotermia (o sangue caldo) dei mammiferi.
Tuttavia, la poco efficacia di tale processo nei primi dimetrodonti più piccoli e con creste più basse, e la scoperta dell'endotermia negli sfenacodontidi, ha smontato tale ipotesi, ed ora si pensa principalmente che la vela aveva solo la funzione di display e dimorfismo sessuale, così come in altri animali come Sphenacodon e Edaphosaurus.
La maggior parte dei fossili di dimetrodonti sono stati ritrovati nel sud-ovest degli Stati Uniti, e molti di essi provengono da un deposito geologico chiamato Red Beds, del Texas e dell'Oklahoma. Più recentemente, fossili di Dimetrodon sono stati ritrovati anche in Germania. Tutte aree che all'epoca facevano parte del supercontinente Euramerica, durante il Permiano inferiore. Oltre al Dimetrodon, i tetrapodi più comuni in tutti i depositi del Permiano inferiore degli USA sono gli anfibi Archeria, Diplocaulus, Eryops e Trimerorhachis, il reptiliomorpha Seymouria, il rettile Captorhinus e i sinapsidi Ophiacodon, Diadectes, tutti tetrapodi che costituiscono la cosiddetta "chronofauna del Permo-Carbonifero", una fauna che ha dominato l'Euramerica per diversi milioni di anni, abitando pianure rigogliose e piene di vegetazione in un ecosistema deltizio.

Dimetrodon limbatus (sinonimi):
Clepsydrops limbatus Cope, 1877
Dimetrodon incisivus Cope, 1878
Dimetrodon rectiformis Cope, 1878


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