Descrizione
Provenienza : Santana Formation, Cearà (Brasile)
Era Geologica : Cretaceo inferiore (Albiano)
Età : 110 milioni di anni
Misura : cm 11,3 x 4,3 x 2,5
Pesce Fossile Preistorico Rhacolepis buccalis cm 11,3 x 4,3 x 2,5 Osteitti Pesci Ossei Estinti Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Museo.
Gradevole reperto fossile da collezione di discreta qualità, con dettagli apprezzabili delle scaglie e, inusualmente, della pinna caudale, che spesso non rimane conservata. Dai giacimenti fossiliferi della Santana Formation, Cearà, in Brasile, pezzo unico, come in foto.
Per sostegni, vedi Catalogo Attrezzature.
Il Racolepide (Rhacolepis buccalis) è un pesce osseo estinto, appartenente ai Crossognatiformi. Visse nel Cretaceo inferiore (Albiano, circa 115 - 105 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Brasile.
Questo pesce dal corpo robusto poteva arrivare a una lunghezza di circa 25 centimetri. La testa era lunga e dal margine anteriore affusolato, ed era lunga circa il 33% della lunghezza del corpo. Le pinne pari erano corte; le pinne pelviche si originavano da dietro il livello della pinna dorsale. Le scaglie lungo il corpo erano più profonde che lunghe e si sovrapponevano fra loro; erano piuttosto piccole, ovoidali, caratterizzate da circoli sulla superficie dorsale e ventrale, e si estendevano fino alla base delle pinne.
Rhacolepis era caratterizzato da un vomere dotato di due denti ricurvi e di una singola fila di denti appuntiti.
Uno studio del 2016 su due esemplari di Rhacolepis ha dimostrato la possibilità di fossilizzazione del cuore in questi pesci. Rhacolepis possedeva infatti un cuore con un cono arterioso dotato di almeno cinque fila di valvole. Ciò rappresenta una morfologia transizionale tra la condizione primitiva a molte valvole e quella derivata attuale, a una sola valvola. Questi fossili dimostrerebbero che la semplificazione del cuore negli attinotterigi moderni è avvenuta in maniera graduale, e non attraverso un evento drastico.
Rhacolepis buccalis venne descritto per la prima volta nel 1841 da Louis Agassiz, nella monumentale opera Recherches sur les Poissons Fossiles. I fossili di Rhacolepis provengono principalmente dalla formazione Santana, dell’Albiano del Brasile nordorientale. Molti di questi fossili sono stati ritrovati in noduli, in cui si sono conservati perfettamente i particolari.
Rhacolepis venne attribuito inizialmente agli elopidi, ma successive ricerche hanno indicato che questo animale era un membro dei pachirizodontidi, un gruppo di veloci pesci predatori tipici del Cretaceo. L’affine Pachyrhizodus, più recente, era di taglia molto più grande. Rhacolepis e i pachirizodontidi (inclusi nel gruppo dei crossognatiformi) potrebbero essere strettamente imparentati con gli elopomorfi (Elopomorpha) e sembrerebbero occupare una posizione basale tra i teleostei moderni. A causa della sua posizione filogenetica, Rhacolepis è fondamentale per gli studi sull’evoluzione delle caratteristiche morfologiche dei teleostei.
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