Enchodus lybicus Pesce Dente a Sciabola Fossile Preistorico Osteitti Pesci Ossei Cretaceo Collezione (4)

Dente Fossile Pesce Preistorico Aringa Denti a Sciabola mm 36 x 12 x 7 gr 3,3 Enchodus lybicus Osteitti Pesci Ossei Estinti Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Museo.

Gradevole fossile da collezione in buone condizioni, con evidenti dettagli apprezzabili della struttura anteriore e posteriore della superficie dente. Dai giacimenti fossiliferi di Khouribga in Marocco, non restaurato, pezzo unico,  come in foto.
Disponibile anche in scatoletta di plexiglas, a questo link.

Il Fossile viene fornito al naturale, come prelevato dal giacimento. Qualora sia necessario, può essere facilmente ripulito dal sedimento che lo ricopre e, se lo si desidera, consolidato con la resina paraloid, in vendita sul sito.

Enchodus è un genere estinto di Pesci Ossei che prosperò durante il Cretaceo Superiore con specie di piccole e medie dimensioni.
Una delle caratteristiche più notevoli del genere sono le grandi zanne nella parte anteriore del mascellare superiore e inferiore e sulle ossa palatine, che ne ha determinato il soprannome tra cacciatori di fossili e paleoictiologi di "aringa dai denti a sciabola". Queste zanne, insieme al lungo corpo e ai grandi occhi, suggeriscono che Enchodus fossero specie di predatori.
La più conosciuta è E. petrosus, i cui resti sono sono stati rinvenuti in numerose formazioni geologiche. Gli individui più grandi di questa specie avevano zanne di  oltre 6 cm di lunghezza, sebbene la lunghezza totale del corpo era di circa 1,5 metri, dando al cranio un aspetto simile ai moderni pesci di acque profonde, come la rana pescatrice e il pesce vipera. Altre specie più piccole, come l'E. parvus, erano solo di pochi centimetri di lunghezza.
Pur essendo un predatore formidabile, resti di Enchodus si trovano comunemente tra il contenuto dello stomaco di altri grandi predatori, tra cui squali, altri pesci ossei, mosasauri, plesiosauri e uccelli marini come Baptornis advenus.
In Nord America, resti di Enchodus sono stati recuperati un po' dappertutto in rocce fossilifere del tardo Cretaceo. Il taxon è noto anche in Africa, Europa ed Asia sudorientale. Enchodus è sopravvissuto alla estinzione del Cretaceo-Terziario giungendo sino all'Eocene. È stato praticamente rinvenuto in tutto il mondo.

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