Ammonite Fossile in Cornicetta sezione Conchiglia Marina mm 46 diam. gr 25,3 Cleoniceras besairei Molluschi Cefalopodi Preistorici Estinti Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Museo.
Gradevole campione fossile di Ammonite Hoplitidae del Cretaceo inferiore, reperto rappresentativo da collezione in ottimo stato di conservazione, qualità Extra. Sezione in Coppia lucidata, con perfettamente visibili le camere interne ove alloggiava l'animale, con graziosi depositi di quarzo e calcite. Pezzo unico, come in foto.
Il Fossile di Ammonite è fornito con un astuccio artigianale in cartoncino e bambù con coperchio in vetro ribaltabile, fabbricato a mano in Madagascar, cm 9,5 x 6,5 x 2,5 h.
Disponibile anche sciolta in doppia sezione, con madreperla, in opale rossa "di fuoco" e a ciondolo, a questo link.
Gli Hoplitidae, a cui si annovera il gen. Cleoniceras, sono una famiglia di Ammoniti del Cretaceo vissuta nella metà del periodo che va dal tardo Aptiano al Cenomaniano. Fanno parte della superfamiglia Hoplitoidea.
I membri degli Hoplitidae sono tipicamente evoluti, con i vortici interni esposti, sebbene alcuni siano più involuti, e sono comunemente robusti e fortemente nervati, con tubercoli pronunciati. Si pensa che gli Hoplitidae derivino dal genere Uligella dei Desmoceratidae, o da qualche forma correlata e sono stati divisi in tre sottofamiglie.
Cleoniceras
è un oplitide piuttosto involuto, con spirali alte, originario dell'Albiano inferiore e medio basale dell'Europa, del Madagascar e della regione transcaspica. La conchiglia ha un ombelico generalmente piccolo, un ventre arcuato o acuto e, tipicamente, a un certo stadio di crescita, costole falcoidi che nascono a coppie dai tubercoli ombelicali, di solito scomparendo sui vortici esterni. Cleoniceras è inclusa nella sottofamiglia Cleoniceratinae.
Le
Ammoniti sono un gruppo di Molluschi Cefalopodi estinti, comparsi nel Devoniano
inferiore circa 400 milioni di anni fa ed estintisi alla fine del Cretaceo, contemporaneamente ai Dinosauri (65 milioni di anni fa), senza lasciare discendenti noti. Come tutti i cefalopodi conosciuti, erano organismi carnivori: predatori attivi di animali marini, microfagi (plancton), necrofagi e persino cannibali. La conchiglia delle ammoniti ha in generale la forma di una
spirale avvolta su un piano (sebbene alcune specie, dette
eteromorfe, abbiano un avvolgimento più complesso e tridimensionale) ed è proprio questa caratteristica ad aver determinato il loro nome. L'aspetto infatti ricorda quello di un
corno arrotolato, come quello di un montone (il dio egizio
Amon era comunemente raffigurato come un uomo con corna di montone). Plinio il Vecchio definì i fossili di questi animali ammonis cornua, "corni di Ammone". Spesso il nome delle specie di Ammoniti termina in ceras, vocabolo greco (κÎρας) il cui significato è, appunto,
"corno" (ad es. Pleuroceras etimologicamente significa corno con le coste).
La conchiglia era suddivisa da
setti in diverse camere, di cui il mollusco occupava solo l'ultima. Le altre erano utilizzate come "
camere d'aria" riempite di gas e liquido per controllare il
galleggiamento dell'organismo. L'ammonite poteva così variare la propria profondità in maniera simile all'attuale
Nautilus.
Per la loro straordinaria variabilità e diffusione nei sedimenti marini di tutto il mondo le ammoniti sono considerate i fossili per eccellenza, nonchè
fossili-guida di eccezionale valore, utilizzati in stratigrafia per la datazione delle rocce sedimentarie.
La classificazione delle ammoniti viene fatta sulla base della morfologia e dell'
ornamentazione della conchiglia e della forma dei setti, in base alla
linea di sutura.
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