Rara! Fossile Mascella con Denti Anfibio Gigante Primitivo mm 6 x 2 x 2 Cacops morrisi Labirintodonti Temnospondili Estinti Paleozoico Permiano Collezionismo Paleontologia Museo.
Notevole reperto fossile rappresentativo da collezione (anello di passaggio fra Anfibi e Rettili) di difficile reperimento e di ottima qualità perfettamente conservato. Porzione Mascellare con Denti, specie rara conosciuta solo da due località.
Non ha subìto alcun restauro. Pezzo unico, come in foto.
Il Cacope (gen. Cacops, Williston, 1910) era un anfibio (Amphibia, Temnospondyla, Dissorophoidea, Dissorophidae) ora estinto appartenente all'ordine dei Temnospondili, vissuto all'inizio del Permiano (circa 275 milioni di anni fa) in Nordamerica.
La geografia globale del primo Permiano includeva vaste aree di terra e acqua, con le placche di crosta terrestre ancora fuse insieme formando un supercontinente noto come Pangea. Nel Permiano inferiore il clima iniziò a diventare sempre più secco, e
molti anfibi si evolsero per trasformarsi in animali compiutamente terrestri. È il caso dei dissorofidi (Dissorophidae), a cui appartiene il Cacops (il cui nome significa "aspetto brutto"). Di questo animale sono note tre specie: Cacops aspidephorus del Texas, C. woehri e C. morrisi, dell'Oklahoma. Cacops morrisi è chiamato in onore di Tony Morris, che ha scoperto uno dei suoi due esemplari. Le tre specie differivano per alcune caratteristiche, prime fra rtutte i denti, il che suggerisce che avessero uno spettro di prede diverso.
Probabilmente questo animale si nutriva di piccoli vertebrati o di insetti, che cacciava muovendosi attivamente sul terreno. Si ritiene inoltre che cacciassero di notte, per evitare i più grandi predatori. Il cacope deve essere stato
uno degli anfibi dell'epoca meno dipendenti dall'ambiente acquatico e probabilmente nel suo habitat era uno dei massimi predatori del suo tempo.
Questo animale è uno degli anfibi paleozoici più distintivi che si sono diversificati nella regione equatoriale di Pangea durante la fase kunguriana del Permiano antico. Era lungo circa 40 centimetri e possedeva un corpo tarchiato sorretto da zampe robuste. Il corpo era percorso da una
pesante corazza lungo tutto il dorso, formata da
osteodermi. Questi sono associati solo alle prime 15 vertebre; tutti gli osteodermi interni sono fusi alle spine neuronali. Le porzioni della colonna vertebrale con osteodermi avevano una flessione laterale ridotta, limitando così il movimento laterale. Cacops potrebbe aver avuto la possibilità di andare avanti con brevi lanci di corsa. Tuttavia, non era in grado di saltare a causa dei suoi arti posteriori corti. Potrebbe anche aver usato una camminata simmetrica simile ai moderni coccodrilli o salamandre, in cui il suo corpo è sostenuto da movimenti opposti degli arti anteriori e posteriori. La coda era corta e il
cranio era enorme, dotato di grandi orbite e di fauci notevoli. Il cranio di Cacops ha diverse caratteristiche associate al comportamento predatorio. I
denti marginali sono ricurvi e più sottili rispetto ad altri temnospondili. La dentizione palatale consiste sia di zanne ricurve più grandi dei denti marginali che di denti ricurvi robusti che coprono la maggior parte della superficie palatale.
Inoltre il cranio di Cacops presentava una profonda incisura otica nella parte posteriore; questa incisura, al contrario di molti altri anfibi simili, era chiusa da una barra ossea. Recenti ritrovamenti descritti nel 2009 forniscono quindi la più antica evidenza di una
membrana timpanica, tipica dei vertebrati terrestri, adatta a sentire i suoni aerei ad alta frequenza. Tra gli amnioti moderni, la percezione sensoriale richiede un orecchio medio specializzato che raccolga i suoni dispersi nell'aria attraverso una membrana timpanica e trasmetta le vibrazioni all'orecchio interno mediante strutture multiple, inclusa la staffa. Pertanto, la scoperta di una
sottile staffa in Cacops suggeriva che avesse
la capacità di udire il suono nell'aria, forse in maniera differente dai vertebrati odierni. Questo tipo di udito è importante sia per la rilevazione delle prede che per la comunicazione intraspecifica.
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