Xenophora Conchiglia di Mare Fossile Preistorica Gasteropodi Pliocene Collezione

Descrizione

Provenienza : Francia

Era Geologica : Pliocene superiore (Piacenziano)

Età : 3 milioni di anni

Misura : cm 3,2 x 1,8 h

Conchiglia Fossile Marina Stellaria mm 32 x 18 Gastropode Xenophora sp. Lumache Gasteropodi Xenoforidi Molluschi Preistorici Estinti Pliocene Cenozoico Terziario Collezionismo Paleontologia Museo.

Gradevole reperto fossile di Conchiglia Gasteropoda Xenophoridae del Pliocene superiore, campione rappresentativo da collezione di apprezzabile qualità, con dettagli della sagoma della base dell'ultima spira di avvolgimento e delle coste e tubercoli ornamentali. Pezzo unico, come in foto.

Il fossile viene fornito al naturale, come prelevato dal giacimento. Può essere facilmente ripulito dorsalmente dal sedimento che lo ricopre nascondendo il resto della conchiglia e, se lo si desidera, consolidato con la resina paraloid.

Xenophora  è un genere di molluschi gasteropodi della famiglia Xenophoridae. Il nome Xenophora deriva dal greco, e significa portatore di oggetti estranei. In inglese vengono comunemente dette anche carrier shells, conchiglie trasportatrici.
Le specie di Xenophora hanno una conchiglia di grandezza variabile da piccola a grande. La forma è conica-depressa. Come tutti i Xenophoridae anche queste specie presentano oggetti estranei inglobati su tutti i vortici della conchiglia che di solito occupano più di 1/3 della sua superficie dorsale nelle specie adulte. Tra questi oggetti si possono trovare gusci completi di bivalvi, gasteropodi, scapopodi, brachiopodi o loro frammenti, parti di corallo, ciottoli, detriti rocciosi, ecc. Le specie attuali inglobano anche rifiuti umani. I corpi estranei vengono fissati sul bordo periferico dell'apertura del guscio incollati con escrezione palliale. Le specie si cibano prevalentemente di microalghe raccolte dal substrato sotto il guscio. Le prime specie di Xenophora si trovano nel Cretaceo e nel tardo Cretaceo il gruppo era ormai diffuso. La maggior parte delle specie del Cretaceo sono conosciute solo da uno o pochi esemplari mal conservati, ma sono generalmente piccole. Il genere si diversificò durante il Paleogene quando probabilmente diede origine alla maggior parte delle forme oggi esistenti. È difficile valutare l'evoluzione del gruppo in dettaglio, poiché molte specie fossili sono molto rare e poco studiate.

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