Ammonite Conchiglia Fossile Marina mm 46 x 35 x 23 gr 47,9 Phylloceras heterophyllum Molluschi Cefalopodi Preistorici Estinti Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Museo.
Disponibili anche a lotti, a questo link.
Gradevole campione fossile di Ammonite del Giurassico superiore del Madagascar, reperto rappresentativo da collezione di buona qualità.
L'esemplare è stato lucidato per mettere in risalto i caratteri dell'ornamentazione e delle linee di sutura ammonitica di tipo filloide (celle suddivise in elementi più o meno numerosi a forma di foglia, elevato numero di lobi ombelicali e geometria di tipo frattale).
Lo strato Iridescente, con riflessi di vari colori, in ottimo stato di conservazione, è perfettamente visibile. Pezzo unico, come in foto.
Il Fillocerato (Phylloceras) è un genere di Mollusco Cefalopode appartenente agli Ammonoidea. Visse tra il Giurassico inferiore e il Cretaceo inferiore (190-130 milioni di anni fa).
Il Fillocerato era il rappresentante più tipico delle Filloceratine (Phylloceratina), un sottordine di Ammoniti longevo e discretamente diffuso, che si sviluppò nel Triassico e passò indenne attraverso
l'estinzione avvenuta tra Triassico e Giurassico.
Questa ammonite primitiva era dotata di una conchiglia dal profilo elevato, con una sezione del giro ovale e dalla forma discoidale. L'ombelico era molto ristretto, mentre l'ornamentazione era praticamente assente o, tutt'al più, rappresentata da semplici striature poco visibili, che si interrompevano in corrispondenza della regione ventrale dove era presente il sifone. Alcune specie presentavano coste leggermente ondulate e non interrotte sul margine sifonale.
La sutura, invece, era estremamente complessa: lobi e selle stretti e allungati davano origine ad altri lobi di dimensioni minori ma dalle caratteristiche simili. L'intera sutura ricordava in qualche modo le fronde delle piante (da qui il nome Phylloceras, che significa “corno- foglia”). La camera di abitazione dell'animale occupava meno della metà dell'ultimo giro. Le dimensioni della conchiglia potevano raggiungere i venti centimetri di diametro, ma in genere erano più ridotte.
Il profilo idrodinamico della conchiglia, unitamente al ventre arrotondato, lasciano supporre che il fillocerato fosse un discreto nuotatore, che poteva muoversi a moderata velocità per mezzo di un getto propulsivo.
La morfologia di questi animali si sviluppò pochissimo nel corso della loro evoluzione; si presume che gli antenati di Phylloceras possano essere ricercati nella famiglia dei monofillitidi (Monophyllitidae), tipicamente triassica.
Tra le specie più note, da ricordare Phylloceras heterophyllum. I suoi resti sono stati ritrovati in tutto il mondo, in particolare in Europa occidentale.
Le
Ammoniti sono un gruppo di Molluschi Cefalopodi estinti, comparsi nel Devoniano inferiore circa 400 milioni di anni fa ed estintisi alla fine del Cretaceo, contemporaneamente ai Dinosauri (65 milioni di anni fa), senza lasciare discendenti noti.
Come tutti i cefalopodi conosciuti, erano organismi carnivori: predatori attivi di animali marini, microfagi (plancton), necrofagi e persino cannibali. La conchiglia delle ammoniti ha in generale la forma di una
spirale avvolta su un piano (sebbene alcune specie, dette
eteromorfe, abbiano un avvolgimento più complesso e tridimensionale) ed è proprio questa caratteristica ad aver determinato il loro nome. L'aspetto infatti ricorda quello di un
corno arrotolato, come quello di un montone (il dio egizio
Amon era comunemente raffigurato come un uomo con corna di montone). Plinio il Vecchio definì i fossili di questi animali ammonis cornua, "corni di Ammone". Spesso il nome delle specie di Ammoniti termina in ceras, vocabolo greco (κÎρας) il cui significato è, appunto,
"corno" (ad es. Pleuroceras etimologicamente significa corno con le coste).
La conchiglia era suddivisa da
setti in diverse camere, di cui il mollusco occupava solo l'ultima. Le altre erano utilizzate come "
camere d'aria" riempite di gas e liquido per controllare il
galleggiamento dell'organismo. L'ammonite poteva così variare la propria profondità in maniera simile all'attuale
Nautilus.
Per la loro straordinaria variabilità e diffusione nei sedimenti marini di tutto il mondo le ammoniti sono considerate i fossili per eccellenza, nonchè
fossili-guida di eccezionale valore, utilizzati in stratigrafia per la datazione delle rocce sedimentarie.
La classificazione delle ammoniti viene fatta sulla base della morfologia e dell'
ornamentazione della conchiglia e della forma dei setti, in base alla
linea di sutura.
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