Ammonite Conchiglia Fossile Madreperlata Marina cm 34 x 26 x 12 gr 15,6 Beudanticeras newtoni Molluschi Cefalopodi Preistorici Estinti Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Museo.
Gradevole campione fossile con Madreperla di Ammonite Desmoceratidae del Cretaceo inferiore, reperto rappresentativo da collezione di ottima qualità, con evidenti dettagli anteriori e posteriori delle coste ornamentali ben conservati. Lo strato di Madreperlaceo Iridescente, in perfetto stato di conservazione, è ancora visibile.
Non ha subìto alcun restauro. Pezzo unico, come in foto.
Beudanticeras è un genere di Cefalopodi estinto del periodo Cretaceo (Albiano-Cenomaniano), appartenenti alla sottoclasse degli Ammonoidi e compresi nella famiglia Desmoceratidae.
Beudanticeras ha una conchiglia compressa, moderatamente involuta, con lati da convessi a piatti e bordo strettamente arcuato. L'avvolgimento è tale che la spirale esterna abbraccia gran parte della successiva spirale interna, lasciando un piccolo ombelico a spirale. Il guscio è generalmente liscio ma può presentare nervature deboli ma senza tubercoli. La sutura è ammonitica. La derivazione di Beudanticeras potrebbe essere da Uhligella, sebbene questo genere sia in parte contemporaneo ai primi Beudanticeras. Altri generi correlati includono Beudantiella, Brewericeras, Zurcherella e forse Pseudosaynella. Fossili di Beudanticeras sono stati trovati in gran parte del pianeta.
Le
Ammoniti sono un gruppo di Molluschi Cefalopodi estinti, comparsi nel Devoniano inferiore circa 400 milioni di anni fa ed estintisi alla fine del Cretaceo, contemporaneamente ai Dinosauri (65 milioni di anni fa), senza lasciare discendenti
noti. Come tutti i cefalopodi conosciuti, erano organismi carnivori: predatori attivi di animali marini, microfagi (plancton), necrofagi e persino cannibali. La conchiglia delle ammoniti ha in generale la forma di una
spirale avvolta su un piano (sebbene alcune specie, dette
eteromorfe, abbiano un avvolgimento più complesso e tridimensionale) ed è proprio questa caratteristica ad aver determinato il loro nome. L'aspetto infatti ricorda quello di un
corno arrotolato, come quello di un montone (il dio egizio
Amon era comunemente raffigurato come un uomo con corna di montone). Plinio il Vecchio definì i fossili di questi animali ammonis cornua, "corni di Ammone". Spesso il nome delle specie di Ammoniti termina in ceras, vocabolo greco (κÎρας) il cui significato è, appunto,
"corno" (ad es. Pleuroceras etimologicamente significa corno con le coste).
La conchiglia era suddivisa da
setti in diverse camere, di cui il mollusco occupava solo l'ultima. Le altre erano utilizzate come "
camere d'aria" riempite di gas e liquido per controllare il
galleggiamento dell'organismo. L'ammonite poteva così variare la propria profondità in maniera simile all'attuale
Nautilus.
Per la loro straordinaria variabilità e diffusione nei sedimenti marini di tutto il mondo le ammoniti sono considerate i fossili per eccellenza, nonchè
fossili-guida di eccezionale valore, utilizzati in stratigrafia per la datazione delle rocce sedimentarie.
La classificazione delle ammoniti viene fatta sulla base della morfologia e dell'
ornamentazione della conchiglia e della forma dei setti, in base alla
linea di sutura.
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