Ammonite Conchiglia Fossile Eteromorfa Marina cm 7,8 x 6,6 x 3,2 gr 164 Ancyloceras audouli (Sin. Audioliceras) Molluschi Cefalopodi Preistorici Estinti Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Museo.
Notevole campione fossile di Ammonite Eteromorfa (con guscio non arrotolato) del Cretaceo inferiore, reperto rappresentativo da collezione di buona qualità, con evidenti ed apprezzabili dettagli delle spire svolte e delle fitte coste sottili ornamentali ben conservati.
Non restaurata. Pezzo unico, come in foto.
Ancyloceras è un genere estinto di Ammoniti Eteromorfe della famiglia Ancyloceratidae diffuso in tutto il globo durante il Cretaceo inferiore, dal Barremiano inferiore fino all'estinzione del genere durante l'Aptiano inferiore (129-125 milioni di anni fa).
Questo animale era una delle
ammoniti svolte più note, e dà il nome a un intero sottordine. Sono conosciute per la loro forma eteromorfa (eteromorfo = diversa forma), ovvero con un
guscio parzialmente non arrotolato e
l'apertura rivolta verso la parte a spirale. La conchiglia aveva una bizzarra forma
a “sassofono”, con la camera d’abitazione
a forma di U, seguita da una lunga struttura diritta (
bastone) che terminava in un
fragmocono spiralato e parzialmente srotolato.
La sezione del giro si presentava ovale o circolare, e l’ornamentazione era costituita da una serie di
coste arrotondate e sottili, molto fitte; nella parte avanzata della conchiglia, nei pressi della camera di abitazione, alcune coste erano particolarmente grandi e nodose, provviste di tubercoli spinosi. Sulla superficie esterna della camera di abitazione le coste erano più distanziate, mentre la sutura possedeva un lobo stretto e molto profondo.
Le ammoniti di Ancyloceras hanno un guscio che raggiunge una lunghezza di circa 10 centimetri e una larghezza di circa 7 centimetri.
La maggior parte delle ammoniti sono invece
omomorfe, poiché mantengono la stessa forma durante la crescita, mentre le ammoniti di questo genere hanno gusci non arrotolati, che avrebbero precluso il nuoto veloce. Nonostante ciò, si è sempre pensato che queste fossero un genere di ammoniti a caccia attiva.
Ancyloceras era tipica di ambienti marini piuttosto profondi, dove la pressione dell’acqua era notevole. Il clima dell’ambiente in cui viveva, probabilmente, era subtropicale, e le acque erano calde e piuttosto ossigenate e ricche di plancton. Lo studio del paleoambiente e delle sue caratteristiche di produttività planctonica ha permesso di ipotizzare quindi che questa struttura complessa della conchiglia potesse essere, oltre che d’ostacolo ad una vita attiva, un adattamento evolutivo consono ad un trofismo a base di plancton.
Fossili di varie specie di Ancyloceras si trovano in abbondanza negli strati marini del Cretaceo (sottoepoca Barremiano, 117-113 milioni di anni) in Europa e in Marocco.
Specie conosciute:
A. audouli Astier, 1851
A. fallauxi Uhlig, 1883
A. mantelli Casey, 1960
A. matheronianum d'Orbigny, 1842
A. vandenheckii Astier, 1851
Sin. Audioliceras.
Altre ammoniti svolte, di aspetto vagamente simile
(Macroscaphites, Scaphites) potrebbero non essere state strette parenti di Ancyloceras.
Le
Ammoniti sono un gruppo di Molluschi Cefalopodi estinti, comparsi nel Devoniano inferiore circa 400 milioni di anni fa ed estintisi alla fine del Cretaceo, contemporaneamente ai Dinosauri (65 milioni di anni fa), senza lasciare discendenti noti.
Come tutti i cefalopodi conosciuti, erano organismi carnivori: predatori attivi di animali marini, microfagi (plancton), necrofagi e persino cannibali. La conchiglia delle ammoniti ha in generale la forma di una
spirale avvolta su un piano (sebbene alcune specie, dette
eteromorfe, abbiano un avvolgimento più complesso e tridimensionale) ed è proprio questa caratteristica ad aver determinato il loro nome. L'aspetto infatti ricorda quello di un
corno arrotolato, come quello di un montone (il dio egizio
Amon era comunemente raffigurato come un uomo con corna di montone). Plinio il Vecchio definì i fossili di questi animali ammonis cornua, "corni di Ammone". Spesso il nome delle specie di Ammoniti termina in ceras, vocabolo greco (κÎρας) il cui significato è, appunto,
"corno" (ad es. Pleuroceras etimologicamente significa corno con le coste).
La conchiglia era suddivisa da
setti in diverse camere, di cui il mollusco occupava solo l'ultima. Le altre erano utilizzate come "
camere d'aria" riempite di gas e liquido per controllare il
galleggiamento dell'organismo. L'ammonite poteva così variare la propria profondità in maniera simile all'attuale
Nautilus.
Per la loro straordinaria variabilità e diffusione nei sedimenti marini di tutto il mondo le ammoniti sono considerate i fossili per eccellenza, nonchè
fossili-guida di eccezionale valore, utilizzati in stratigrafia per la datazione delle rocce sedimentarie.
La classificazione delle ammoniti viene fatta sulla base della morfologia e dell'
ornamentazione della conchiglia e della forma dei setti, in base alla
linea di sutura.
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