Ammonite Conchiglia Fossile Gigante Marina cm 6,6 x 4,8 x 5 gr 198 Acanthoceras rhotomagense Molluschi Cefalopodi Preistorici Estinti Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Museo.
Gradevole campione fossile di Ammonite del tardo Cretaceo, reperto rappresentativo da collezione di discreta qualità, con evidenti dettagli anteriori e posteriori delle spesse coste ornamentali ben conservati.
Non ha subìto alcun restauro. Pezzo unico, come in foto.
Questa forma era una delle Ammoniti più tipiche del Cretaceo superiore, dotata di una conchiglia insolitamente spessa e dotata di ricchi ornamenti.
La sezione della conchiglia era vagamente quadrata e l’ultimo giro non era molto alto. Le
coste erano spesse ma semplici, diritte e dotate di tubercoli spessi e arrotondati, posti lateralmente e vicino al bordo sifonale. Non si sa con certezza a cosa fu dovuto questo sviluppo delle coste; sembra comunque che i gusci spessi e ornati fossero una caratteristica delle ultime ammoniti note. Tra gli altri generi diAacantoceratini, da ricordare
Mantelliceras.
Acanthoceras era un’ammonite di dimensioni medie, la cui conchiglia raggiungeva facilmente il diametro di circa dieci centimetri.
Le
Ammoniti sono un gruppo di Molluschi Cefalopodi estinti, comparsi nel Devoniano inferiore circa 400 milioni di anni fa ed estintisi alla fine del Cretaceo, contemporaneamente ai Dinosauri (65 milioni di anni fa), senza lasciare discendenti noti.
Come tutti i cefalopodi conosciuti, erano organismi carnivori: predatori attivi di animali marini, microfagi (plancton), necrofagi e persino cannibali. La conchiglia delle ammoniti ha in generale la forma di una
spirale avvolta su un piano (sebbene alcune specie, dette
eteromorfe, abbiano un avvolgimento più complesso e tridimensionale) ed è proprio questa caratteristica ad aver determinato il loro nome. L'aspetto infatti ricorda quello di un
corno arrotolato, come quello di un montone (il dio egizio
Amon era comunemente raffigurato come un uomo con corna di montone). Plinio il Vecchio definì i fossili di questi animali ammonis cornua, "corni di Ammone". Spesso il nome delle specie di Ammoniti termina in ceras, vocabolo greco (κÎρας) il cui significato è, appunto,
"corno" (ad es. Pleuroceras etimologicamente significa corno con le coste).
La conchiglia era suddivisa da
setti in diverse camere, di cui il mollusco occupava solo l'ultima. Le altre erano utilizzate come "
camere d'aria" riempite di gas e liquido per controllare il
galleggiamento dell'organismo. L'ammonite poteva così variare la propria profondità in maniera simile all'attuale
Nautilus.
Per la loro straordinaria variabilità e diffusione nei sedimenti marini di tutto il mondo le ammoniti sono considerate i fossili per eccellenza, nonchè
fossili-guida di eccezionale valore, utilizzati in stratigrafia per la datazione delle rocce sedimentarie.
La classificazione delle ammoniti viene fatta sulla base della morfologia e dell'
ornamentazione della conchiglia e della forma dei setti, in base alla
linea di sutura.
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