Pigna Cono Strobilo Fossile Sequoia Gigante mm 20 x 17 x 14 gr 4,3 Metasequoia occidentalis Conifere Piante Alberi Vegetali fossilizzati Gimnosperme Estinte Mesozoico Cretaceo Collezionismo Paleontologia Botanica Museo.
Gradevole campione fossile di Pigna fossilizzata di Conifere Cupressaceae del Cretaceo superiore del Nord America dalla Formazione di Hell Creek, reperto rappresentativo da collezione di buona qualità rimasto ben conservato, con evidenti dettagli della struttura del cono globoso con squame triangolari disposte in modo decussato.
Pezzo unico, come in foto.
La Pigna, detta anche Cono o Strobilo è lo pseudo Frutto delle Conifere. Formazione tipica costituita da un asse sul quale sono inserite a spirale le foglie fertili portanti le sacche polliniche
(coni maschili) o gli ovuli (
coni femminili). Generalmente gli strobili femminili dopo la fecondazione diventano
legnosi.
Metasequoia occidentalis è una specie estinta di Sequoia Gigante, una Conifera sempreverde della famiglia Cupressaceae che si trova allo stato fossile in tutto l'emisfero settentrionale.
È una delle tre specie estinte di Metasequoia ((
M. foxii, M. milleri, M. occidentalis) che sono attualmente riconosciute come valide.
I resti fossili di Metasequoia erano stati rinvenuti in Europa e Nord America già nel 1800, ma erano stati assegnati a una varietà di altri generi come
Sequoia (sequoie) e
Taxodium (cipressi pelati). Metasequoia fu descritta per la prima volta come un fossile dell
'Era Mesozoica nel 1941. Nel 1951 le specie erroneamente classificate furono riassegnate come M. occidentalis sulla base della loro stretta somiglianza con
Metasequoia glyptostroboides vivente, un albero alto fino a 40 metri.
Come la Metasequoia vivente, M. occidentalis era
decidua. Il fogliame è costituito da ramoscelli con
foglie disposte in modo opposto. Le foglie sono ovali di forma lineare. I
coni sono globosi od ovoidali, con squame triangolari disposte in modo decussato e sono portati su lunghi gambi senza foglie.
Grandi
tronchi pietrificati e ceppi della Metasequoia occidentalis estinta sono ben noti dagli strati del Cretaceo al Miocene, ma dopo questo non si conoscono più fossili. Si è ritenuto quindi che il taxon si fosse estinto durante il Miocene.
Questa sequoia era quindi nota agli studiosi soltanto per i resti fossili rinvenuti, ma alla metà degli anni '40 un gruppo di botanici si avventurò in aree remote delle province cinesi del Sichuan e dello Hubei, dove vennero ritrovati circa 100 grossi esemplari di Metasequoia glyptostroboides, sfuggiti all'attenzione dei botanici occidentali del XIX secolo. Fu dedotto quindi che Metasequoia ha sperimentato la stasi morfologica negli ultimi 65 milioni di anni, il che spiegherebbe perchè la moderna Metasequoia glyptostroboides appare identica ai suoi antenati del periodo Cretaceo.
I
semi della Metasequoia vivente furono quindi raccolti e distribuiti ai botanici nordamericani ed europei, giungendo anche in Italia, dove i primi esemplari vennero fatti germinare. Poiché l'albero è di recente introduzione ed esistono
pochi esemplari adulti, non si conoscono ancora le potenziali proprietà del legno.
In base alle analisi del DNA, il genere Metasequoia è considerato molto affine alle sequoie americane (Sequoia sempervirens e Sequoiadendron giganteum).
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