Veleni pericolosi

Nella stampa quotidiana spesso si sente parlare di veleni, come in questo caso:

“Nel corso di un’indagine sulla fauna selvatica che sta conducendo da solo su un’isola deserta della barriera della Florida, l’erpetologo Bruce Means trova il suo rettile velenoso preferito, il crotalo diamantino.
Sa a cosa va incontro ma cerca di attirare il serpente con un bastone…
Il serpente si difende e colpisce!
Mentre le tossine lo devastano, lo studioso si trascina in cerca di aiuto, prima che sia troppo tardi.
Morirà? No, ce l’ha fatta. Bruce è riuscito a raggiungere un ospedale in tempo ed è stato curato bene; tempestività e qualità dell’antidoto sono i due fattori che salvano la vita: è stato fortunato”

Animali e Veleni

Purtroppo non tutti riescono a cavarsela, dopo il morso di un serpente,  e ogni anno sono più di 100.000 le morti accertate, per la maggior parte  in paesi tropicali a causa dei loro veleni.
Ma la lista degli animali che hanno veleni nocivi per l’uomo non si esaurisce con i serpenti; sono molti i gruppi animali che utilizzano il veleno come arma di difesa e offesa.

Vediamole insieme alcuni.

Aracnidi

Moltissime specie di ragni possiedono ghiandole velenifere, ma solo alcune sono pericolose per noi; fra queste, il ragno delle banane, Phoneutria nigriventer, che vive nell’America del Sud. Questo animale, insieme ad Atrax robustus, il ragno della tela a imbuto, condivide il primato degli Aracnidi più pericolosi.
L’effetto più dannoso dei loro potenti veleni è l’inattivazione dei canali del sodio e del potassio, elementi chimici fondamentali per la trasmissione dell’impulso nervoso.
Altri ragni, come per esempio Argiope bruennichi, che occupa regioni dell’Europa, Asia e Nord Africa, sono dotati di veleni con effetti sull’uomo più blandi, causando in genere un arrossamento ed un pò di dolore che scompare dopo qualche ora.
In questo gruppo di animali, diverse specie di Scorpionidi, come Heterometrus cyaneus, hanno in dotazione pungiglioni con veleni paralizzanti, che possono provocare dolore intenso ma conseguenze non molto importanti.

Insetti

Tutti sappiamo che le punture di  api, vespe e certe specie di formiche sono dolorose ma, a parte il rischio di shock anafilattico più o meno grave nei soggetti sensibili, normalmente i loro pungiglioni non causano effetti gravi.

Al contrario, il veleno presente nelle setole dei bruchi del genere Lonomia (lepidotteri), è uno tra i più potenti agenti chimici difensivi del mondo animale e può causare la morte di un uomo.

Molluschi e Pesci

Fra i molluschi, i conidi utilizzano per immobilizzare le prede una radula a forma di arpione che contiene potenti neurotossine, i cui effetti sull’uomo variano da specie a specie; molti  Cefalopodi producono tetrodotossina, una potente neurotossina,100 volte più tossica rispetto al cianuro di potassio; essa prende il nome dalla famiglia dei pesci Tetraodontidae (pesci palla), chiamati così per il loro “becco” formato da quattro larghi denti fusi, adatto a rompere conchiglie, crostacei e persino rametti di corallo.

Cibarsi di un pesce palla, se non si adottano speciali accorgimenti, può essere fatale.

Le razze, pesci che appartengono allo stesso gruppo degli squali, hanno un aculeo velenoso, che può provocare effetti importanti;  i sintomi includono nausea, vomito, diarrea, dolore estremo alla ferita, forti crampi e anche causare esito letale: è noto il caso del documentarista australiano Steve Irwin, morto nel 2006, proprio a causa di una puntura di un esemplare di pastinaca liscia (Dasyatis brevi caudata) durante le riprese di un video a Port Douglas, nel Queensland.

 

Cnidari

Quante volte al mare, abbiamo subito gli spiacevoli effetti del contatto con i tentacoli urticanti di una medusa? Questi animali, che appartengono allo stesso gruppo dei coralli, sono molto diffusi nell’ambiente pelagico, e i loro nematociti producono sostanze tossiche anche molto potenti, come nel caso di Chironex fleckeri , la vespa di mare, che appartiene alla classe dei Cubozoi, considerata la medusa che possiede il veleno più potente. Le sue citolisine, sostanze proteiche ad alto peso molecolare, producono forte dolore e intensa infiammazione cutanea, ipertensione, collasso cardiovascolare e arresto cardiaco. Fortunatamente, recentemente è stato studiato un antidoto che, se somministrato entro 15 minuti, elimina il dolore e la necrosi dei tessuti.

 

Mammiferi

Diverse specie di mammiferi possiedono, come arma di difesa o di offesa, sostanze tossiche. Fra gli Insettivori, esemplari appartenenti al genere Soledon, hanno denti scanalati, attraverso cui viene iniettata sulla preda una saliva velenosa secreta dalle ghiandole sottomascellari; la talpa europea (Talpa europaea) ha nella ghiandole salivari tossine che possono paralizzare i lombrichi e altri vermi di terra, che, dopo la cattura, l’animale conserva vivi per poi cibarsene in seguito. Il maschio dell’ornitorinco ha in ognuna delle zampe posteriori, uno sperone cavo, che usa per iniettare un veleno prodotto dalle ghiandole crurali, e che usa per difesa dai predatori o nei combattimenti per il territorio. Il veleno non è letale per gli uomini ma può esserlo per i cani e i piccoli animali domestici.

 

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