Il Tyrannosaurus: una bocca gigantesca colma di zanne
Tyrannosaurus rex Superstar
Chi non conosce o non ha mai sentito parlare del famoso Tirannosauro, meglio conosciuto come Tyrannosaurus rex o più brevemente T-rex? Probabilmente più nessuno, essendo diventato questo incredibile animale uno tra i più conosciuti al mondo, sebbene nessuno l’abbia mai visto dal vivo. Proprio come i draghi o gli unicorni, si potrebbe dire, ma questi davvero non sono mai esistiti.
Il nome scientifico del Tirannosauro si deve -e probabilmente anche la sua popolarità, ascesa anche grazie alle innumerevoli apparizioni cinematografiche e bibliografiche- a H. F. Osborn (1905), e richiama in ambo le sue parti un’idea di dominio. Tyrannosaurus infatti è la sintesi del greco tyrannos (“sovrano, tiranno”) e sauros: (“lucertola”); rex è latino e sta per “re”. In sintesi: lucertola re tiranna. T-rex invece è un’abbreviazione di uso comune in ambito scientifico e non.
Il genere Tyrannosaurus (Saurischia, Theropoda, Carnosauria, Tyrannosauridae) appartiene alla sottofamiglia dei tirannosaurini (Tyrannosaurinae). Attualmente, a questa sottofamiglia appartengono 12 specie. Gli esemplari più grandi potevano raggiungere i 12 mt. di lunghezza più o meno come un autobus e un peso massimo di circa 9 tonnellate. Tutti i componenti di questo genere sono Dinosauri Bipedi Carnivori, vissuti nel Cretaceo superiore, tra i 68 e i 66 milioni di anni fa (Maastrichtiano) in Nordamerica, che a quell’epoca era un continente isolato nominato Laramidia.
Tyrannosaurus era molto più diffuso geograficamente degli altri tirannosauridi. Fu uno degli ultimi Dinosauri viventi quando si ebbe l‘estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene, dovuta alla ormai accertata collisione con un gigantesco asteroide di 10 Km di diametro che, incenerendo letteralmente la superficie dell’intero pianeta, determinò la scomparsa dei Dinosauri propriamente detti e di tantissime altre specie.
Un superpredatore opportunista
Come gli altri tirannosauridi, T-rex aveva un cranio largo e massiccio, bilanciato da una coda lunga e pesante mezza tonnellata. In confronto alle sue gambe robuste, gli arti anteriori di Tyrannosaurus erano corti, ma relativamente possenti e forniti di due dita artigliate. Molte delle ossa erano cave, fatto spiegato come alleggerimento dell’animale senza perdita di forza fisica.
Benché ci fossero teropodi che lo superavano di grandezza (come Spinosaurus, Giganotosaurus e Carcharodontosaurus), Tyrannosaurus resta uno dei predatori terrestri più grandi e forti conosciuti.
Alcuni paleontologi hanno ipotizzato che T-rex fosse un predatore al vertice della piramide alimentare dell’epoca, nutrendosi di Adrosauri, Ceratopsidi, Anchilosauri e probabilmente anche di Sauropodi; altri, invece, hanno proposto che l’animale fosse uno spazzino necrofago. La questione è oggetto di un lungo dibattito nella paleontologia, nel quale la maggior parte dei paleontologi ritiene che Tyrannosaurus fosse un carnivoro opportunista, ossia che si nutrisse sia di prede vive sia di carcasse di animali morti.
Grazie a queste caratteristiche ed abilità, il T -rex probabilmente è riuscito a sfruttare maggiormente le carcasse dei grandi Dinosauri cornuti e dei Dinosauri dal becco di anatra, le cui ossa erano ricche di sali minerali e di midollo.
Una bocca davvero unica!
Si stima che il Tirannosauro fosse dotato d’una delle mandibole più forti nel regno animale, che poteva esercitare un morso di 3,6 tonnellate circa (il doppio dei Coccodrilli), mentre i denti conici potevano esercitare ben 195 tonnellate circa di forza.
La bocca del T-rex presentava 30 denti nell’arcata superiore e 28 in quella inferiore, caratterizzati da un’elevata eterodonzia (differenza di forma). In generale hanno una sezione trasversale ovale e presentano un bordo finemente seghettato. I premascellari superiori sono ravvicinati e presentano una sezione a D. I denti rimanenti invece erano robusti, più spaziati e con nervature di rinforzo, piegati all’indietro con una forma complessiva a banana; ciò evitava che si spezzassero durante il morso e mentre strappavano la carne.
Le dimensioni dei denti potevano variare da 10 fino a 30 cm di lunghezza, inclusa la radice; erano quindi i più grandi tra i Dinosauri Carnivori. La mancanza di usura che sovente si nota nella dentatura è dovuta al fatto che i teropodi rimpiazzavano rapidamente i denti danneggiati.
Tanti Fossili di Tyrannosaurus per un quadro sempre più dettagliato
Sono stati rinvenuti più di 50 resti Fossili di Tyrannosaurus, inclusi diversi Scheletri quasi completi. Almeno uno di questi esemplari conserva tracce di tessuti molli e di proteine. L’abbondanza di reperti in Nordamerica ha reso possibile ricerche dettagliate sugli aspetti della biologia di Tyrannosaurus, incluse quelle relative alla biomeccanica ed alla sua crescita.
Sono invece ancora oggetti di dibattito i suoi comportamenti di caccia, il suo grado di intelligenza, la sua fisiologia (come la presenza o meno di un piumaggio), la possibile termoregolazione, il dimorfismo sessuale (le femmine sarebbero più grandi) e altri dettagli di vita, come la sua velocità massima durante una corsa.
Anche la sua tassonomia è oggetto di controversia, poiché alcuni studiosi considerano Tarbosaurus bataar, rinvenuto in Asia, una seconda specie di Tyrannosaurus; altri lo classificano come un genere separato. Altri generi di tirannosauridi nordamericani, descritti al momento della loro scoperta come nuovi taxa, sono stati successivamente sinonimizzati con Tyrannosaurus.
L’origine del “mostro”
Fino a pochi decenni fa si riteneva che i Tirannosauri si fossero evoluti da Teropodi primitivi come i Megalosauri, ma attualmente la teoria più accreditata ritiene che l’animale si sia evoluto da una specie appartenente al gruppo dei piccoli Celurosauri, come i famosi Velociraptor e Dromeosaurus.
Ci sono prove che il Tyrannosaurus avesse origini asiatiche, difatti è strettamente imparentato con tyrannosauridi asiatici quali Tarbosaurus e Zhuchengtyrannus. L’arrivo del Tyrannosaurus in Nord America, circa 67 milioni di anni fa quando un un ponte di terra unì i due continenti, coincide, inoltre, con la graduale estinzione dei tyrannosauridi nativi americani come Albertosaurus e Gorgosaurus. Si pensa che il Tyrannosaurus abbia avuto un ruolo rilevante nella loro estinzione, spodestando per competizione selettiva i vecchi predatori e salendo in cima alla catena alimentare, come una vera e propria specie invasiva o aliena.
Altri componenti famosi della sottofamiglia dei tirannosaurini sono, oltre i già su menzionati: Daspletosaurus, Alioramus e il genere Nanotyrannus, che è soggetto a discussioni tra i paleontologi se considerarlo una specie a se stante o una forma giovanile di Tirannosauro. Ciononostante, i due generi mostrano piccole differenze, come -e non solo- il numero di denti più elevati in Nanotyrannus, conducendo così certi scienziati a raccomandare la continuata separazione dei due fino a che ulteriori scoperte non chiariscano la situazione.
Se poi volete saperne di più su questa controversia infinita tuttora irrisolta, date un’occhiata al nostro sito, nelle schede descrittive del Nanotyrannus, a questo link!
Dinosauri per tutti i gusti!
Sul nostro sito L’Arca di Noè troverai Fossili di tanti Dinosauri: Carnosauri, come il Tyrannosaurus rex, il Nanotyrannosaurus o lo Spinosaurus; Sauropodi, come il Megaloolithus mamillare; denti di Pachicefalosauri e Anchilosauri. E ancora: Coproliti (escrementi fossili), frammenti di ossa e denti di ornitopodi, come l’Edmontosaurus e il Thescelosautus, e ancora Fossili di ceratopsidi, come il famoso Triceratopo o per dirla per bene Triceratops horridus.
Solo a titolo esemplificativo e per farti comprendere appieno il valore di questi oggetti, ti basterà fare un giro tra gli scaffali virtuali di larcadinoe.com per entrare in contatto con reperti Fossili datati centinaia di milioni di anni. Potrai portare a casa tua denti di Animali vissuti circa 100 milioni di anni fa, come il Rebbachisaurus garasbae, un Sauropode dal collo lungo vissuto nel Cretaceo inferiore. Oppure l’Osso di un Edmontosaurus annectens, vissuto circa 70 milioni di anni fa; parliamo di un Dinosauro Erbivoro dal becco d’anatra che poteva raggiungere altezze fino a 13 metri e poi tanto altro ancora per scoprire e portare a casa tua un pezzetto di questo antico mondo popolato da Giganti.