Gli Artropodi, dominatori della Terra

Gli Artropodi sono animali che appartengono al gruppo degli Invertebrati, termine coniato a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo dal grande naturalista Jean-Baptiste de Lamarck, per indicare gli animali che non possiedono la colonna vertebrale.

Pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, sono quindi esclusi da questo gruppo. Gli Artropodi sono divisi in cinque gruppi, o subphyla, più o meno ritenuti validi:

Artropodi… micro e macro!

L’origine della parola “Artropodi” deriva dai termini greci che significano “articolazione” e “piede”; gli Artropodi sono invertebrati caratterizzati dalla presenza di uno scheletro esterno (esoscheletro), formato da chitina -spesso mineralizzata con carbonato di calcio– un corpo diviso in segmenti, e appendici articolate accoppiate. Gli Artropodi rappresentano l’80% di tutte le specie animali finora descritte; oltre un milione sono le specie di questo phylum note alla scienza, e si pensa che diversi milioni siano ancora da scoprire.

Le dimensioni delle specie che fanno parte di questo gruppo di animali sono molto variabili: Stygotantulus stocki, un crostaceo marino ectoparassita di copepodi, considerato uno dei più piccoli artropodi esistenti, non è più grande di 0,1 mm; Macrocheira kaempferi, il granchio gigante giapponese, considerato un fossile vivente, possiede zampe la cui apertura in estensione (leg span) può raggiungere i 4 metri!

L’origine: una questione dibattuta

Il phylum degli Artropodi è così vasto che la comunità scientifica è costantemente al lavoro per cercare di comprendere i rapporti di parentela fra le varie specie e la loro origine; una ricostruzione dell’albero filogenetico degli artropodi che metta d’accordo tutti gli scienziati, è ancora in fase di elaborazione. Deve tenere conto, infatti, di molti gruppi estinti per lo più risalenti al Cambriano; difficili da collocare nella filogenesi del gruppo per la mancanza di una chiara affinità verso un qualsiasi altro gruppo associata a somiglianze con più di uno.

Secondo alcuni autori, l’origine degli Artropodi è polifiletica, ed essi non condividono un comune antenato artropode; invece, questi animali si sarebbero evoluti da un antenato vermiforme in tre gruppi separati, chelicerati, crostacei, e uniramia, quest’ultimo gruppo comprendente onicofori, miriapodi ed esapodi. Altri autori hanno invece suggerito un’origine monofiletica, da antenati dello stesso gruppo, come onicofori e lobopodi (come la famosa Hallucigenia) del periodo Cambriano.

La chitina, seconda solo alla cellulosa

L’esoscheletro dei nostri Artropodi contiene chitina, che, dopo la cellulosa, importante componente dei vegetali, è la sostanza organica più diffusa sul nostro pianeta. Costituita da otto atomi  di carbonio, la chitina condivide con cellulosa e acido ialuronico -contenuto nei tessuti connettivi dei mammiferi– un’analoga struttura chimica di base, derivata dal glucosio.

Questo polimero non è esclusivo di crostacei e insetti. È presente infatti, in una varietà di esseri viventi, laddove è necessario conferire alla struttura durezza, ma anche elasticità; la troviamo, per esempio, nella radula dei molluschi, nelle scaglie dei pesci, nei becchi dei cefalopodi, ma anche nello stomaco dei lombrichi, sulle ali delle farfalle, nella pelle dei serpenti, nella cuticola delle meduse e anche nella parete cellulare dei funghi.

Ma la chitina, proprio per le sue caratteristiche fisico-chimiche, è importante anche in diverse applicazioni utili all’uomo. Ad esempio è impiegata per la produzione di suture chirurgiche e bende, per cicatrizzare ferite; nelle diete riduce l’assorbimento dei grassi, e in farmacologia come veicolo dei principi attivi su specifici bersagli biologici.

 

L’Arca di Noè ha in catalogo diverse centinaia di specie di artropodi, che provengono da tutto il mondo. Se t’interessa metterti alla prova con il “fai da te”, nella sezione Attrezzature sono disponibili i materiali necessari per preparare una collezione di insetti; inoltre nel Catalogo Insetti troverai diversi kit entomologici per intraprendere l’attività di preparatore naturalista, con le informazioni e gli strumenti idonei. Altri artropodi altrettanto interessanti sono stati inseriti nel Catalogo Altri Animali, quali limuli, granchi e balani.

Inoltre, se vuoi gettare uno sguardo sul passato, abbiamo un nutrito Catalogo Fossili con varie specie di trilobiti, insetti, granchi e gamberi, sia su matrice che su lastra nonché insetti inclusi nell’ambra, ma anche diversi libri utili ad approfondire la conoscenza del mondo degli Invertebrati e non solo.

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