Denti e zanne, un’invenzione molto vantaggiosa
Per gli animali, prima della comparsa dei denti, probabilmente la vita era più complicata. Afferrare, trasportare, sminuzzare, difendersi, alimentarsi: con l’avvento di denti e zanne è stato molto più facile, aprendo così la via a nuove strategie di sopravvivenza. Mammiferi, pesci ossei, squali, rettili, anfibi e anche invertebrati: tutti accomunati -uccelli attuali esclusi- dall’avere denti, di forma, numero, dimensioni e funzioni diverse, per assolvere alle differenti necessità vitali.
Funzioni diverse e sorpren… denti!
I poderosi canini dei felini sono un’arma perfetta per afferrare la preda e spezzare rapidamente la colonna vertebrale. Basti pensare al famoso smilodonte, la tigre ai denti a sciabola preistorica che ha terrorizzato i nostri antenati durante il Pleistocene! Chi poi non ha mai provato un brivido lungo la schiena, nel vedere la chiostra di denti in mostra nella bocca aperta di un coccodrillo? Che dire della possente zanna del narvalo, lunga fino a tre metri, che sfoggia nei combattimenti rituali? Oppure della terribile dentatura dei pesci abissali?
Spesso le zanne non servono solo per la predazione, ma sono utili per scavare alla ricerca dell’acqua e sollevare pesi, come i canini modificati degli elefanti, sopratutto di quelle estinte, che vantano una ricca diversità di forme spettacolari. Altri animali, come il potamocero o il cinghiale, utilizzano le zanne per cercare tuberi e radici nel terreno.
Scaglie modificate
Squali e razze appartengono al gruppo degli Elasmobranchi, pesci con scheletro cartilagineo, comparsi sulla Terra più di 400 milioni di anni fa. Secondo i testi di Anatomia Comparata, i denti di questi animali derivano dalle scaglie che proteggevano, come armatura, i pesci più antichi, quali Placodermi ed Ostracodermi.
Coadiuvati da poderose mascelle, i denti degli squali sono formidabili armi di offesa: l’apparato dentale di questi pesci è estremamente efficiente e quasi indistruttibile. Denti consumati dalla forte usura o rimasti conficcati nelle carni delle prede? Presto fatto: una nuova serie di denti acuminati e taglienti è subito pronta a rimpiazzare quella precedente! Con tale strategia, alcune specie di squali possono utilizzare, nell’arco della loro vita, diverse decine di migliaia di denti; e questo è il motivo principale per cui tali reperti fossili sono molto abbondanti.
Nelle loro cugine razze, sia attuali che fossili, i robustissimi denti sono disposti in una struttura “a pavimento”, ideale per triturare le conchiglie di cui questi animali si nutrono.
Batterie di affilati coltelli seghettati
Come non spendere due righe sui denti dei dinosauri carnivori? Tutti conosciamo l’ormai famosissimo Tyrannosaurus rex. Prove condotte sulla carne fresca con denti fossili di T-rex hanno rivelato il segreto della loro perfetta capacità di taglio. Grazie alle fitte seghettature che orlavano i margini affilati dei denti, la bocca del tirannosauro era equipaggiata con una vera batteria di coltelli da cucina.
Non di rado i paleontologi, nei giacimenti d’ossa dei grandi dinosauri canadesi, si feriscono accidentalmente le mani estraendo dai sedimenti i denti degli albertosauri. A quanto pare, dopo 70 milioni di anni dall’ultimo morso, queste micidiali armi riescono ancora a causare spargimento di sangue. Morsi che è stato plausibilmente ipotizzato essere anche infetti, come accade oggi per i moderni varani di Komodo: le fessure esistenti tra i piccoli dentelli, trattengono facilmente brandelli sfilacciati di carne che, permanendo nella bocca del predatore, dopo qualche giorno imputridivano e potevano così infettare le ferite delle prede che venivano morse.
Altri rettili e non solo
Seghettature simili, per convergenza adattativa, erano presenti non solo in molti altri dinosauri carnivori, ma anche in altri rettili come dimetrodonti, tecodonti, fitosauri, mosasauri, ma anche altri vertebrati, come il gigantesco squalo Carcharodon megalodon, alcuni cetacei e persino il succitato Smilodon.
Il vantaggio offerto dai denti seghettati permetteva non solo di afferrare le prede, ma anche di tagliare la loro carne; pare anche che un margine di taglio seghettato sia più resistente ai traumi rispetto a un margine liscio, che invece perde facilmente il “filo”. I canini dei carnivori attuali non hanno seghettature e, infatti, con la specializzazione eterodontica avvenuta nei mammiferi, svolgono una funzione diversa: servono principalmente per afferrare, trattenere e abbattere le prede (si pensi al leone), mentre l’azione di taglio è affidata ai premolari, quali i denti ferini, che sono formati da più cuspidi appuntite.
Una libreria d’informazioni
Non sorprende che molti scienziati dedichino la loro vita allo studio dell’evoluzione dei denti. I reperti fossili che riguardano i denti costituiscono un’enorme libreria d’informazioni, non solo sulla modificazione delle specie nel tempo, ma anche riguardo ai cambiamenti ambientali. Per esempio, la dieta degli animali e le variazioni climatiche sono strettamente correlate.
Noi dell’Arca di Noè abbiamo dedicato un’attenzione particolare alla ricerca di denti e zanne da offrire ai nostri clienti, sia di specie attuali che fossili. Per esempio, riguardo agli squali, nel catalogo omonimo troverete denti e persino mascelle che appartengono a specie tuttora viventi, come il Carcharhinus obscurus, lo squalo bruno tropicale, o i senz’altro più famosi squalo tigre e squalo Mako, ma anche denti fossili di 15 milioni di anni fa, che ornavano le mascelle del Carcharodon megalodon, il gigantesco squalo ormai noto in tutto il mondo.
Ma l’elenco di novità non è certamente limitato ai soli squali. Abbiamo ovviamente anche denti di dinosauri erbivori e carnivori, dal ben noto Triceratops horridus ad adrosauri, pachicefalosauri, anchilosauri e tescelosauri.
Ma non potevano certo mancare i famosissimi Spinosaurus aegyptiacus e Tyrannosaurus rex, nonchè pterosauri, mosasauri ed altri rettili, come coccodrilli d’ogni tipo, dal gigantesco Sarcosuchus imperator, all’attuale Crocodylus niloticus, e ancora molari giganti di Mammuth ed altri mammiferi estinti e attuali, quali cammelli, bufali, caprioli o volpi. Potete inoltre scoprire come la nostra proposta comprenda anche collezioni e kit con denti di diverse specie di squali o di mammiferi, utilizzati anche per la fabbricazione di collane e monili.