Miscela Concia Cuoio Pelli 750 gr Imbalsamazione Preparazioni Tassidermiche Vertebrati

Descrizione

Misura : 750 gr

Miscela Pronta per Bagno di Concia Cuoio Cuoiame Pelli Pellame Imbalsamare Preparazioni Tassidermia Vertebrati.
Preparato di sali in polvere per Conciare, da sciogliere in 5 litri d'acqua.

Subito dopo l'abbattimento dell'animale iniziano i processi di degradazione dei tessuti. Prima ancora di arrivare alla putrefazione, ciò determina danni più o meno gravi alla pelle che ne fanno rapidamente decadere la qualità e il valore dal punto di vista conciario o qualora la si voglia imbalsamare per le tecniche di conservazione tassidermica. Nell'attesa quindi di imbalsamare un animale, scuioandone la pelle, questo deve essere rapidamente congelato.
La conservazione deve essere altrettanto effettuata il più rapidamente possibile e consiste nel creare all'interno della pelle condizioni tali da rendere impossibile la vita e lo sviluppo di batteri e microorganismi che producono gli enzimi della putrefazione. I metodi di gran lunga più utilizzati sono la salatura e l'essiccamento.
La salatura consiste nel saturare la pelle con percentuali specifiche di vari sali di origine marina o minerale. Tali sali penetrano molto rapidamente nella pelle (la pelle contiene circa il 65% di acqua) e producono una parziale eliminazione di acqua per effetto osmotico, mentre l'acqua restante diviene una soluzione satura di sale. Queste condizioni sono assolutamente inadatte alla vita e allo sviluppo dei microorganismi e quindi i processi putrefattivi restano inibiti. La salatura è il processo di lavorazione conciaria più adatto per pelli di spessore elevato, come per esempio le pelli bovine, perché il sale penetra rapidamente nell'intero spessore.
È un processo molto efficiente, economico, facile da applicare e quindi molto diffuso, per lo meno a livello artigianale o per imbalsamazione amatoriale, in quanto per conciare le pelli a livello industriale, i sali finiscono nelle acque di lavorazione. Non sono prodotti tossici o nocivi, ma comunque determinano una modifica della flora e della fauna delle acque dei corpi ricettori (fiumi, canali, laghi), contribuendo al loro inquinamento.