coppia di Denti Molari di Nutria cm 1-1,2 Castoro di Palude Castorino Myocastor coypus Mammiferi Roditori Istricomorfi, lotto unico, come in foto.
Famiglia: Echyimidae (echimidi), già Myocastoridae (miocastoridi).
Nome comune: Miopotamo, Coipo, Castoro di Palude, Topo d'Acqua o Castorino.
Sin. Mastonotus coypus, Myopotamus coypus, Potamys coypus.
La Nutria (Myocastor coypus - Molina, 1782) è un mammifero roditore di grandi dimensioni originario del Sudamerica, unica specie vivente del genere Myocastor e della famiglia Myocastoridae.
Il cranio è robusto, con incisivi larghi dallo smalto color arancione brillante. I denti masticatori hanno una corona alta e radici parziali. Sono progressivamente più piccoli e convergenti anteriormente. In tutto possiede 20 denti (1, incisivo, 1 premolare e 3 molari per ogni emiarcata), con assenza di canini.
È una specie semi-acquatica, notturna e serale, visibile di giorno, in particolare durante i periodi più freddi. Vive in acquitrini, rive dei laghi e corsi d'acqua lenti. Costruisce piattaforme di vegetazione, utilizza tane di altri animali come rifugio, oppure scava sistemi di cunicoli che variano da semplici tunnel a complessi di camere e passaggi che si estendono per oltre 15 metri.
Traccia anche percorsi nell'erba alta e può allontanarsi fino a 180 metri dai rifugi. La maggior parte del suo tempo lo passa a nuotare o brucare le piante acquatiche. Può rimanere in immersione anche per più di 10 minuti. In acqua si spinge in avanti con colpi alternati dei piedi posteriori palmati. Vive in coppie o piccoli gruppi basati su diverse femmine imparentate tra loro. I maschi sono spesso solitari ed erratici.
Si nutre principalmente di parti vegetali, tra le quali preferisce le radici, i tuberi e i rizomi. Nelle regioni dove è stata introdotta si ciba di qualsiasi coltura disponibile. Ad elevate densità di popolazione riduce drasticamente la presenza di piante acquatiche, causando la formazione di acque aperte al posto di lagune ed acquitrini.
Nei primi anni del XIX secolo si sviluppò una richiesta della sua pelliccia (detta appunto "pelliccia di castorino") per scopi commerciali. Divenne quindi abbastanza raro nel suo areale originario. Agli inizi del Novecento si decise quindi di regolare la caccia indiscriminata e di generare allevamenti intensivi di questa specie.
Introdotto e poi allevato in Italia per i medesimi motivi, gli esemplari fuggiti o rilasciati dall’uomo hanno portato a un notevole incremento della sua diffusione a livello selvatico, ed ora è praticamente rinvenibile in quasi tutta la penisola e le isole maggiori.
La nutria viene presa come bersaglio dai cacciatori per la sua pelliccia e in alcune regioni anche come fonte di cibo.
Le vengono spesso attribuiti danni a dighe e sistemi di irrigazione e viene incolpata di provocare esondazioni. Difficilmente si allontana oltre 4 metri dal corso d'acqua, ma può rappresentare un rischio per le colture terrestri quando c'è una carenza di piante acquatiche, inoltre può danneggiare le risaie.
Alcuni stati hanno intrapreso attività di eradicazione nel proprio territorio, senza per altro ottenere risultati definitivi. È inserita nell'elenco delle 100 specie invasive più dannose al mondo.
I Myocastoridae probabilmente si sono evoluti in Sud America durante l'Oligocene da un ramo degli Adelophomyinae, appartenenti alla famiglia degli Echimyidae. Il primo membro conosciuto della famiglia è Prospaniomys del tardo Oligocene ed è rimasto sostanzialmente un gruppo nativo della Patagonia sin da allora. Altri generi più recenti, vissuti nel Miocene sono Spaniomys, Haplostropha e Strophostephanus, fino a Paramyocastor e Isomyopotamus del tardo Pliocene.
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